di Daniela BONFA’
Sin dalle ore 21 Piazza della Libertà ha cominciato a gremirsi di centinaia di tifosi laziali, pronti ad avvicinarsi al countdown della mezzanotte, orario fatidico in cui il 9 gennaio 2020 sarebbe entrato prepotentemente in scena.
Il luogo natio della S.S. Lazio, dove Luigi Bigiarelli e gli altri otto fondatori il 9 gennaio 1900 diedero vita al primo sodalizio capitolino, col passare dei minuti e delle ore, si è riempito sempre di più. Prima a centinaia, poi a migliaia, segnando forse il record assoluto di affluenza rispetto a tutte le precedenti ricorrenze.
In cinquemila o forse anche di più sono accorsi da ogni parte di Roma e dintorni, con sciarpe, bandiere e striscioni biancazzurri, per festeggiare il 120° anniversario. In tanti con bottiglie di spumante o di champagne al seguito, pronte a strapparsi all’ultimo giro di lancette.
Poi la mezzanotte è arrivata, in tempo, come sempre, e con sé ha portato un fiume di entusiasmo che ha travolto tutta la zona circostante, fino all’inverosimile. Mentre dalla Torretta della Fondazione Sandri “La Voce della Nord” trasmetteva emozioni in diretta radio, fuori, in un tripudio di colori, ovviamente quelli del cielo, lo sventolio dei vessilli più belli ed il fragore di lunghissimi fuochi d’artificio hanno liberato la gioia della Curva Nord e della gente laziale, orgogliose della propria storia e fiere della propria tradizione.
Emozioni, come recita lo striscione ritraente l’immagine di Lucio Battisti issato al centro del villaggio biancazzurro.
Auguri Lazio, Auguri Laziali!