di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le parole del tecnico Eugenio Corini, tornato da poco alla guida del Brescia dopo l’infelice parentesi di Fabio Grosso. Parole di stima e rispetto per la squadra biancazzurra ma anche di voglia di fare punti davanti ai propri tifosi.

“Oggettivamente sarà complicato, esprimono un calcio di alto livello. Hanno vinto due coppe negli ultimi sei mesi, sicuramente la Lazio sarà un avversario di grandissimo valore. Noi pensiamo di esserci preparati al meglio per cercare di fare una grandissima partita”.

“Sì, il ritiro è stato studiato in questo modo. Hanno capito lo spirito della mia proposta, il lavoro a Roma ci ha permesso di lavorare bene su tutti gli aspetti, abbiamo fatto l’amichevole con un avversario di serie D, abbiamo ripreso poi la preparazione su aspetti tecnico-tattici. Non abbiamo avuto infortuni, abbiamo fatto quello che dovevamo fare”.

“Donnarumma per me è un giocatore fondamentale, sempre. Ha avuto difficoltà per via delle problematiche fisiche, per me ha giocato una gara di livello a Parma. È un momento particolare, ha la mia fiducia ed è importante. Deve stare qua e lavorare con intensità”.

“Ndoj abbiamo voluto non forzarlo, ma recupereremo sia lui che Donnarumma per Genova”.

“Luis Alberto e Lucas Leiva sono due giocatori fondamentali, le alternative sono Cataldi e Parolo. Probabilmente se sposta Correa da interno giocherà con due punte fisiche. Mi aspetto questa alternativa, se non giocherà Cataldi mi aspetto Parolo come vertice basso”.

“Abbiamo soltanto riannodato i fili, abbiamo affrontato squadre che lotteranno con noi fino alla fine. Abbiamo vinto degli scontri diretti, ne avevamo bisogno anche per l’autostima. Sicuramente c’è grande rammarico per i due punti lasciati a Parma, ma abbiamo le caratteristiche per riprenderceli. Dobbiamo essere sempre arrabbiati, ora dobbiamo dimostrare di meritare la categoria”.

“Balotelli è un giocatore di qualità, sta lavorando su cose che gli danno noia e che non gli vanno bene. Ha l’atteggiamento giusto, deve avere questo senso di responsabilità perché è un giocatore con una carriera straordinaria. Non deve essere solo un finalizzatore, ma qualcosa di più”.

“Nel percorso in cui ho fatto io ci sono due partite in cui abbiamo lasciato qualcosa per strada. Affronteremo tre squadre forti, il Milan ad esempio è sempre una squadra di valore. Il nostro livello di prestazione deve essere alto”.

“Per me è uno dei migliori difensori centrali in circolazione. Fece un gran campionato con Di Carlo, poi era in un momento particolare della sua carriera. Poi si è ritrovato, sono contento per lui. È un giocatore di qualità”.

“Il mercato è sempre difficile, a gennaio di più. Io ho già parlato di caratteristiche e di chi che mi piacerebbe avere. Poi il mercato lo fa il presidente, mi dice di fidarmi di lui e mi fido di lui”.

“Io posso anche indicare qualche nome, ma la fattibilità delle operazioni non spetta a me. Gli allenatori vorrebbero sempre giocatori forti, ma non è sempre possibile. È normale che se prendi giocatori dall’estero serve un percorso di adattamento. Se arriveranno giocatori dall’estero cercheremo di inserirli nel minor tempo possibile”.

“Sono dispiaciuto perché non me la meritavo, non ho proferito frasi irriguardose. Mi dispiace tanto, mi mancherà tantissimo non essere vicino alla squadra. Sono in mani sicure, Lanna è il mio vice ma ha tutte le caratteristiche per essere un allenatore in prima”.

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