di Fabio BELLI
Il suicidio del samurai, parafrasando i Nirvana (e i Verdena), se in Kosovo ci fossero i samurai. Ci sono invece solo centrocampisti in confusione e Berisha risponde presente mettendo il sigillo a una serata sciagurata. La Lazio avrebbe potuto vincerla, esattamente come a Glasgow. Esattamente come a Glasgow la perde male, sprecando ma anche concedendo tanto a un Celtic che col passare dei minuti ha scordato la timidezza che spesso lo attanaglia in trasferta, facendo scorrere i titoli di coda sull’Europa League di una Lazio che ne ha perse tre su quattro senza neanche rendersi conto. Che la rabbia diventi propellente per un campionato da vivere ora con ben altra fame.
FORMAZIONI – Nella Lazio Vavro torna al centro della difesa, con Luiz Felipe titolare e Acerbi sul centro-sinistra. Centrocampo di sostanza con Lucas Leiva, Parolo e Milinkovic-Savic, sulle fasce Lazzari e Jony. Caicedo affianca Immobile in attacco, nel Celtic Lennon ricalca la formazione dell’andata, privo però dell’infortunato Bolingoli-Mbombo.
IMMOBILE 101 E LODE – La Lazio parte a testa bassa e trova il vantaggio già al 7′ con Immobile: cross dalla destra di Lazzari, sponda di Caicedo e il bomber è implacabile, proseguendo nel suo momento d’oro sotto rete. Dopo un avvio brillante il Celtic alza però il suo baricentro, la Lazio è pericolosa con i lanci dalle retrovie prima di Luiz Felipe e poi di Acerbi, ma Immobile e Milinkovic-Savic difettano nei controlli di palla, graziando Forster.
CORRI FORREST – Il Celtic riesce a cambiare marcia nella seconda metà del primo tempo, complice una Lazio poco lucida nei disimpegni. Ma gli scozzesi passano di fatto alla prima vera azione offensiva, fatta eccezione per un paio di sgasate di Edouard ed Elyounoussi che erano state neutralizzate da Luiz Felipe e Lucas Leiva. Al 38′ la Lazio sbaglia in uscita, Elyounoussi può mettere nel mezzo un cross che Acerbi buca, ritrovandosi alle spalle Forrest che di potenza non sbaglia. Lazio punta nell’orgoglio e capace al 40′ di creare una tripla occasione. Punizione di Jony, Milinkovic-Savic stacca bene di testa ma trova una risposta super di Forster. Che sul conseguente angolo esce a vuoto, ma Jullien salva quasi sulla linea. Ancora corner, stavolta è Parolo a colpire bene di testa ma la sfera finisce di poco alta. Il primo tempo si chiude di fatto con l’ammonizione per Caicedo.
BERISHA, PERCHE’? – Il Celtic cambia passo nel secondo tempo, con Strakosha che deve neutralizzare un destro di Edouard. Inzaghi vede la Lazio in sofferenza e al 13′ opera una doppia sostituzione, con Luis Alberto e Lulic che prendono il posto di Lucas Leiva e Jony. La Lazio protesta per due interventi in area di Jullien che lasciano dubbi, spinta su Caicedo e fallo di mano su tiro di Immobile non sanzionati. Un colpo di testa di Milinkovic-Savic viene respinto sul primo palo da Forster, poi al 32′ ripartenza scozzese ed Edouard manca d’un nulla il raddopio in diagonale, pallon fuori per pochi centimetri. Inzaghi inserisce Berisha che, innescato da Milinkovic-Savic, trova un insuperabile Forster che si ripete a mano aperta su Luis Alberto. 5′ di recupero, arriva la notizia del gol del Cluj contro il Rennes che complica terribilmente la situazione e la Lazio fa definitivamente harakiri al 94′ con Berisha, che regala inspiegabilmente, senza essere pressato il pallone a Edouard. Passaggio per Ntcham che deposita in rete anticipando Strakosha in uscita e sancisce di fatto la fine dell’avventura europea della Lazio 2019/20.
IL TABELLINO
EUROPA LEAGUE
LAZIO-CELTIC 1-2
Marcatori: 7′ Immobile (L), 38′ Forrest (C), 94′ Ntcham (C).
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Vavro (82′ Berisha), Acerbi; Lazzari, Parolo, Leiva (58′ Luis Alberto), Milinkovic, Jony (58′ Lulic); Caicedo, Immobile. A disp.: Guerrieri, Patric, Bastos, Adekanye. All.: Simone Inzaghi.
CELTIC (4-2-3-1): Forster; Elhamed (83′ Bitton), Jullien, Ajer, Hayes; Brown, McGregor; Forrest (89′ Bauer), Christie (76′ Ntcham), Elyounoussi; Edouard. A disp.: Gordon, Taylor, Sinclair, Morgano. All.: Neil Lennon.
ARBITRO: Stieler (GER)
ASSISTENTI: Gittelmann (GER) – Pikel (GER)
IV UOMO: Osmers (GER)
NOTE. Ammoniti: 43′ Caicedo (L), 51′ Brown (C). Recuperi: 2′ pt; 5′ st.