Riccardo Cucchi, giornalista e voce storica di Tutto il Calcio Minuto per Minuto, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




La tragedia di Vincenzo Paparelli non può non aver segnato la coscienza di tutti, è stato un episodio che ha messo in evidenza quanto il calcio potesse prendere una deriva violenta. Un episodio gravissimo che ha gettato nello sconforto la famiglia di Paparelli e che ha segnato l’esistenza del figlio e anche dei nipotini. In quel giorno ci siamo resi conto che qualcosa si era rotto, si era spento un modo di vivere il calcio nei nostri cuori ed era entrato qualcosa di inaudito, la morte. All’evento di ieri alla Regione Lazio ho augurato ai ragazzi presenti, i tifosi del futuro, di non vivere mai una tragedia come quella e di saper riportare il calcio sul binario giusto, quello della passione, dell’emozione e del rispetto.




A me piace interagire con le persone sui social e ho fatto recentemente una riflessione, si parla sempre meno di calcio, la narrazione di concentra sempre meno sui 90 minuti. Il mondo del calcio ha molte sfaccettature, ma si parla troppo di VAR e di polemiche e ci si dimentica della partita, che dovrebbe restare al centro del nostro interesse e della narrazione giornalistica. A volte per difendermi mi rifugio nei libri, come quelli di Gianni Brera e di Gianni Minà che hanno saputo raccontare il calcio come nessun altro.

La Lazio a Milano mi ha divertito, ho visto una Lazio brillante nella manovra e capace di saper esprimere un tasso tecnico molto elevato, con giocatori come Ciro e Luis Alberto a livelli altissimi. Di Immobile ho sempre amato il modo di interpretare il calcio con generosità e dedizione, al di là dei 100 gol realizzati, traguardo storico, sa difendere e dispensare assist, è il prototipo del centravanti totale che partecipa ad ogni fase di gioco della sua squadra. Sono convinto che la Lazio sia una buona squadra tecnicamente, è mancata la continuità per ottenere subito determinati traguardi in campo.

Ho vissuto l’era di Maestrelli e di Chinaglia da tifoso e da giovani ci si fermava a vedere l’allenamento dietro la rete di Tor di Quinto. Si percepiva in quelle ore un’atmosfera particolare, in certi casi anche aggressiva, ma anche la figura paterna di Tommaso Maestrelli, che sapeva tenere insieme quella Lazio un po’ pazza. Inzaghi non può essere considerato un padre, ha solo qualche anno in più dei calciatori, ma può essere considerato più come un fratello maggiore.




Non so come andrà a finire la vicenda relativa allo Scudetto 1915, ci sono due aspetti da considerare. Il primo è di carattere normativo, non potendo disputare la finale a causa della Guerra l’assegnazione al solo Genoa può sembrare strana. In quegli anni a livello sportivo c’era però una differenza enorme tra il calcio del centro-sud e quello del nord, e la Lazio perse la finale precedente incassando diversi gol dal Casale. La Lazio era la regina del centro-sud ma la differenzatl strutturale probabilmente fu la ragione che portò all’assegnazione al Genoa. E’ abbastanza singolare però ciò che è avvenuto: non so se si riuscirà ad assegnare l’ex aequo, dal punto di vista legale è legittimo e comprensibile, anche se quelle situazioni vanno collocate nella realtà di quel calcio in cui la differenza tra Nord e Sud era notevole.

“In questo avvio di campionato ci sono state sorprese importanti, nessuno avrebbe immaginato un exploit tale del Cagliari che pure si sapeva avesse impostato una campagna acquisti di grande spessore. Vedremo se i sardi riusciranno a reggere, sicuramente alle spalle delle prime due si è creata una grande ammucchiata. La Roma è cresciuta molto e Fonseca si sta dimostrando molto bravo, ma anche la Lazio è in crescita, l’Atalanta si sta confermando e nonostante il momento complicato non si può escludere il Napoli. Se non avrà troppe pressioni dall’esterno sono convinto che Ancelotti riuscirà a far quadrare il cerchio. Sono queste le squadre favorite per il piazzamento tra le quattro in Champions, dando per scontate Juventus e Inter ai primi due posti.”






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