di Fabio BELLI

Le pagelle biancazzurre della trasferta della Lazio a San Siro contro il Milan:




Strakosha 6.5: Impacciato con i piedi, inizia male ma si riscatta su una bordata di Castillejo e soprattutto su un angolo velenosissimo di Calhanoglu.

Bastos 6: Sfortunato in occasione dell’autogol in cui avrebbe però dovuto accorciare su Piatek, sale decisamente di tono nella ripresa con grandi anticipi.

Acerbi 7.5: Perfetto sia sui palloni aerei sia negli anticipi, non disdegna proiezioni offensive di grande rilievo. Leader vero.

Radu 7: Sono le sue partite, di grinta, concentrazione ed esperienza. Ci mette qualità ma riesce anche a spendere i falli necessari con la tempistica giusta.




Lazzari 7: La crescita continua, da applausi l’assist al bacio per Immobile, ma anche un tocco per Luis Alberto prima del gol. Spina nel fianco sulla destra per i rossoneri.

Lucas Leiva 7.5: Infaticabile il suo lavoro a centrocampo, soprattutto quando il Milan nella prima mezz’ora corre per tre. Sta tornando quello dei tempi migliori, era mancato molto a inizio stagione.

Milinkovic-Savic 6: Prima mezz’ora da incubo, tanti palloni persi e un po’ di inspiegabile sufficienza. Avvia l’azione del vantaggio e da lì migliora fino a giocare un buon quarto d’ora nella ripresa, impreziosito da un recupero super-generoso su Leao. Ma l’ammonizione gli costa la sostituzione.

Parolo (dal 15’st) 6 – Sembra un po’ in affanno ma in una fase cruciale della partita mantiene con grande precisione la posizione, non facendosi innervosire dall’ammonizione immediata.

Luis Alberto 8.5: Prova da 8, mezzo punto in più per il sapore di delizia che le giocate del Mago di San José del Valle lasciano sul palato. Apre l’azione per Lazzari sul gol di Immobile, regala un paio di passaggi da urlo a Ciro e Correa prima dell’assist vincente al Tucu. Quando gioca così è un campione di livello internazionale.

Lulic 7: Prova di grandissima sostanza, da Capitano vero fa capire che su di lui ci si può sempre contare. In controtendenza con la stanchezza evidenziata negli ultimi tempi, sale di tono nella parte finale della partita.

Correa 7.5: Nel primo tempo continua a sbagliare sotto porta pur proponendosi con costanza, ma c’è sempre e soprattutto mette in campo una generosità che merita il premio finale: il gol che rompe una maledizione lunga 30 anni nella San Siro rossonera.




Immobile 8: Il voto sarebbe 100, ma restiamo alla partita: traversa e gol nel giro di mezz’ora, con Luis Alberto si intende ormai ad occhi chiusi. Un piccolo acciacco lo costringe alla sostituzione, ma lui manco stavolta uscirebbe. Arriva a 100, tende a infinito.

Caicedo (dal 15’st) 6: Ci mette la solita generosità, sfortunato su una caduta sulla spalla che lo mette fuori causa e preoccupa in chiave Celtic, unica nota negativa del match.

Cataldi (dal 37’st) 6: Partecipa alla festa finale aiutando la squadra a restare lontana dalla propria area di rigore nel recupero.

L’all. Simone Inzaghi 8: Beppe Materazzi, molla ‘sto testimone: se lo prende meritatamente Simone che già aveva strappato una semifinale a San Siro con relativa Coppa nella primavera scorsa. Allora sulla panchina milanista c’era Gattuso, stavolta Pioli esce strapazzato dai mille fraseggi offensivi dei funamboli di Simone, a nulla serve provare a correre più del lecito nel primo tempo, la Lazio lascia sfogare i rossoneri e colpisce. Per Inzaghi 10 punti in 4 partite tra Atalanta, Fiorentina, Torino e Milan vincendo a Firenze e San Siro: da almeno 2 anni i suoi non erano così concreti.






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