di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Fiorentina-Lazio, match valido per la nona giornata di Serie A. Sugli scudi Luis Alberto, Immobile, Correa e Lukaku. Da rivedere Milinkovic e Parolo.

Strakosha 6: incolpevole sul gol. Quando deve uscire sembra sempre avere qualche timore e incertezza. Cosa curiosa è che nelle uscite non salta col ginocchio in avanti (tipico dei portieri) ma con le gambe unite. Reattivo su Chiesa e in un paio di occasioni.

Patric 5.5: soffre dannatamente un cliente scomodo come Ribery. Viene saltato di netto dall’esterno viola in occasione del pareggio.

Acerbi 6.5: nove volte su dieci è sempre il migliore in campo e non è un caso. Sempre presente in ogni zona della difesa per aiutare i propri compagni. Un giocatore monumentale per tecnica e carisma.

Radu 5.5: il gol di Chiesa è il suo tallone di Achille. Un gol alla Callejon: taglio davanti o alle spalle del numero 26 laziale che perde la marcatura.

Lazzari 6: ormai una cosa è certa: i compagni non gli passano la palla. Peccato perché ora è tornato a essere quel giocatore tanto ammirato nella Spal. A inizio primo tempo gli viene negato un rigore solare.

Leiva 6.5: leggermente meglio. Anche oggi ha confermato i buoni segnali della trasferta scozzese. Dopo un inizio al di sotto delle sue potenzialità sta rapidamente tornando in forma. Importante in molte giocate sia difensive che offensive. Giocatore troppo essenziale per il centrocampo biancazzurro.

Milinkovic 5.5: una partita piena di luci ed ombre. Importante per la sua fisicità in mezzo al campo ma gli è mancata la giocata vincente. Primo tempo sufficiente, nella ripresa cala drasticamente (ha giocato giovedì a differenza dello spagnolo) e il cambio è stato quasi automatico. A conferma del suo momento non magico nella ripresa è stato quando Ribery (20 cm più basso) ha vinto due contrasti aerei (dal 54’st Parolo 5.5: Inzaghi l ha scelto per mettere più sostanza a centrocampo ma l esperto centrocampista biancazzurro è venuto meno. Molle sulle gambe e poco reattivo)

Luis Alberto 7: Correa vanifica un suo assist a dimostrazione della sua splendida visione di gioco. Prende un giallo sciocco ed evitabile. È il più ispirato, dai suoi piedi nascono sempre le azioni migliori. Nel secondo tempo è lui a brillare di più cercando di trascinare la squadra al gol.

Lulic 6: buona partita nella prima frazione, tanta corsa e lucidità nei passaggi. Cala il ritmo nella ripresa per mancanza di benzina nelle gambe ma compie un’ottima diagonale offensiva in scivolata togliendo le castagne dal fuoco (dal 61’st Lukaku 7: entra e cambia la partita. Non viene servito quasi mai come Lazzari dai suoi compagni tanto innamorati di giocare per vie centrali. Ha una sola occasione per puntare il fondo e ne scaturisce il cross per la testa di Immobile. Ottimo assist e una progressione degna del vero Lukaku)

Correa 7: sigla il gol del vantaggio scartando Dragowski in uscita bassa. Dopo 2’ si mangia il suo gol davanti la porta per il 2-0 che avrebbe messo la partita su binari decisamente diversi. Una partita più che sufficiente, determinante nel creare la superiorità numerica ma da rivedere ancora sotto porta. Con un pò più di cattiveria e precisione sarebbe un predestinato (dal 79’st Caicedo 5: prende un’insufficienza per aver sbagliato un calcio di rigore al 95’. Un penalty battuto malamente in un momento delicato visti i minuti di sofferenza seguenti prima del triplice fischio finale)

Immobile 7.5: suo l assist per l’imbucata di Correa. Il suo unico acuto nella prima frazione. Ma i veri campioni si vedono quando sfruttano quel poco fatto. Nella ripresa infatti ha una sola occasione e sigla al 90’ il gol della vittoria. Un colpo di testa non tipico del suo repertorio ma da vero numero 9.

 

All. Inzaghi 7: mette in campo la migliore formazione. Stupisce la mossa Patric, per contrastare probabilmente la velocità di Ribery. La squadra ha giocato bene il primo tempo pagando un errore difensivo sul gol del pareggio. Qualche difficoltà fisica nella prima parte della ripresa, meglio nella seconda parte alla ricerca della vittoria. La sua esultanza sul gol di Immobile è il chiaro segnale dell’importanza di questi tre punti.

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