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L’avv. Gian Luca Mignogna, promotore della rivendicazione per l’assegnazione dello Scudetto 1915 alla Lazio in ex aequo con il Genoa, è intervenuto su 98.100 di RadioSei, nella trasmissione condotta da Elmar Bergonzini:




Sono al convegno organizzato dalla Curva Nord e dal Sodalizio per il quarantennale di Vincenzo Paparelli, c’è anche il figlio Gabriele che ha testimoniato la sofferenza vissuta dalla sua famiglia in questo lunghissimo periodo. Stanno proiettando foto e video che ricordano la vita di Vincenzo, una tragedia che i tifosi laziali stanno dimostrando di non voler dimenticare mai. Spesso la tifoseria laziale viene additata per ogni motivo e non si evidenziano mai iniziative come queste, encomiabili, che non godono del giusto risalto mediatico, così come mai istituzioni e media hanno stigmatizzato a sufficienza i cori vergognosi e le scritte oltraggiose di cui è stato fatto oggetto Paparelli in questi decenni”.




La rivendicazione dello Scudetto 1915 ha fatto breccia perché tanti laziali hanno dimostrato di avere a cuore le sorti della prima squadra della Capitale. Siamo stati emulati da tante società che hanno richiesto l’ex aequo, la Commissione Storica dovrà decidere su tre campionati. Il lavoro sta per terminare, il parere dovrebbe essere emesso a breve e in gran parte il lavoro che serviva è stato fatto, così come il dossier riguardante la Lazio è stato considerato completo e positivo”.

L’intuizione vincente è stata sfruttare il Centenario dello scoppio della Grande Guerra, una chance per riuscire a portare alla ribalta un discorso che sarebbe stato complicato riproporre in altri frangenti. E’ accaduto di tutto, opposizioni e colpi di scena, ma i documenti che abbiamo trovato sono stati importantissimi e inconfutabili e credo che la Commissione e la Federazione ne prenderanno atto”.




Quest’anno festeggeremo i 120 anni dalla Fondazione e sarebbe bello ricordare la storia della Lazio nella sua interezza. Non c’è dubbio, come recita l’ultimo statuto, che attualmente i colori sociali siano il bianco e il celeste. Il laziale però ha un culto particolare per la sua storia e parimenti non c’è alcun dubbio che i colori della Lazio siano stati più biancazzurri che biancocelesti per almeno ottant’anni. La bandiera della Grecia ispirò i colori al momento della fondazione e i colori ellenici a loro volta furono mutuati dalla Baviera: la brandiera greca del 1900 era bianca e azzurra, una verità che non va occultata, tant’è che inni ufficiali e cori allo stadio, oltre che i riferimenti sui riviste e giornali, per tanto tempo hanno sempre parlato di bianco e azzurro”.






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