di Alessandro DE CAROLIS
Ecco le pagelle di Celtic-Lazio. match valido per la terza giornata di Europa League. Sugli scudi Lazzari, Caicedo, Leiva, Acerbi. Insufficienti su tutti Strakosha, Correa e Immobile.
Strakosha 5: sul primo gol subito ha delle colpe evidenti, perché il tiro non era angolatissimo seppur a giro. Male, malissimo al 88’ quando batte corta una rimessa su Bastos col Celtic ancora alto dopo l’azione offensiva. I suoi compagni perdono ingenuamente la palla, ma la grossa ingenuità è sua nel sbagliare la lettura di gioco. Non era al meglio, ma in generale è apparso insicuro e a volte persino deconcentrato.
Bastos 5: dopo diverse partite convincenti toppa alla grande proprio in una sfida delicata come questa. Compie errori non da lui per troppa confidenza col pallone in fase di impostazione. Alterna alti e bassi lui e Parolo perdono male il pallone che regala il calcio d’angolo del 2-1.
Vavro 5: unico errore da matita rossa: l’aver perso la marcatura su Christie in occasione del pareggio irlandese. Altre sbavature da matita blu nel corso della partita costringendo Acerbi a diagonali difensive miracolose. Ogni volta che ha la palla o che viene puntato rischia grosso, comunque meglio da centrale che esterno.
Acerbi 7: il migliore della difesa tanto da sembrare di un altro pianeta rispetto ai suoi compagni. Senza lui oggi lì dietro sarebbe stata una vera tragedia greca. Il leone ruggisce dal primo all’ultimo minuto. Un vero gladiatore.
Lazzari 8: è tornato il giocatore tanto ammirato nei due anni alla Spal. Una partita tutta corsa, condita dal suo primo gol in maglia biancazzurra e primo in assoluto in Europa. Arrivato in corsa per accompagnare Correa nell’azione ha la forza e la lucidità di tirare una mina sul primo palo. Può e devw essere il vero “nuovo” acquisto per Inzaghi.
Leiva 7,5: partita mostruosa. Torna ai suoi soliti livelli. Dopo un inizio di stagione a bassi ritmi si ritrova finalmente in uno stadio da Champions. Un’unica sbavatura difensiva stava per costare un gol, ma nel complesso rimane molto più impressa la sua onnipresenza in campo.
Milinkovic 6: partita piena di luci ed ombre, disputata a sprazzi e senza la necessaria cattiveria agonistica. La sua giocata migliore la si vede nel secondo tempo con un tocco di prima d’esterno a lanciare Correa verso Forster. Spreca un’occasione, un vero rigore in movimento, a inizio ripresa. Da lui ci si deve aspettare di più, specialmente quando c’è da rimettere a posto le cose.
Parolo 6: La cosa più bella la fa nella ripresa quando Forster gli nega un gol fatto con un suo solito inserimento. Non convince molto in fase difensiva dove di solito fa sempre la differenza. Un giocatore della sua esperienza non può perdere palloni sanguinosi come quello in occasione del calcio d’angolo finale. Poco atletico, appare in difficoltà quando i ritmi si alzano.
Jony 6: prende la sufficienza spaccata perché a livello difensivo sembra essere migliorato, dopo gli svarioni della prima partita. In fase offensiva si accende poche volte essendo surclassato fisicamente dal terzino scozzese. La sua giocata migliore a fine primo tempo, con un tunnel all’avversario prima di crossare in mezzo per Parolo (dal 69’ st Lulic 6: partita sufficiente, cuore da vero capitano. Prova a guidare l’assalto finale vanificato da un super Forster).
Correa 5: bello da vedere nel saltare l’uomo e nello sfruttare la profondità. Tanta corsa, ottimo dribbling ma ha le polveri bagnate da far paura. È il classico giocatore che magari fa il gol più difficile (vedi quello di pochi giorni fa con l’Atalanta) ma poi ne sbaglia di quelli praticamente fatti come oggi con la porta spalancata. Era il gol che avrebbe chiuso la partita sul 2-0. Splendida l’imbucata per Lazzari in occasione del vantaggio laziale, ma cominciano a essere troppi i punti persi per colpa dei suoi gol mancati (dal 79’ Immobile 5: anche lui si mangia un gol fatto ciccando malamente tutto solo al limite dell’area piccola. Un’occasione così netta che al momento del tiro l’estremo difensore inglese era rimasto fermo, quasi rassegnato. Sarebbe stato il gol del 2-1 al 84’, il gol della vittoria praticamente).
Caicedo 7: prestazione sontuosa. Gioca di forza facendo a sportellate con la difesa irlandese, ma anche di fino con colpi di classe da far stropicciare gli occhi. Giocatore troppo importante, anche a centrocampo e in fase difensiva, visto che nei corner avversari l’ha quasi sempre presa lui. Il suo rinnovo è stato più che meritato (dal 85’ st Cataldi 6.5: entra e prende subito il giallo. All’ultimo secondo Forster gli nega il gol del pareggio con una parata da cineteca. Un missile terra-aria al volo che avrebbe meritato maggior gloria. Meriterebbe più minutaggio).
All. Inzaghi 6,5: in partite del genere la colpa del tecnico è praticamente nulla. È stata la Lazio più bella della stagione come contro Sampdoria e Roma. Atteggiamento e formazione giusta. Anche l’oculato turnover sembrava aver ripagato le sue scelte. Una partita persa in maniera beffarda. Una sfortuna immensa accompagnata da due ingenuità difensive costate carissimo. Ora il girone si complica ulteriormente, servirà un miracolo, ma può ancora girare la stagione dalla sua.