di Alessandro DE CAROLIS
Ecco le pagelle di Inter-Lazio. match valido per la quinta giornata di Serie A. Malissimo Jony, ma deludono molto le scelte del tecnico Inzaghi in una partita così decisiva.
Strakosha 5.5: ha delle responsabilità sul gol preso poiché la palla è a rientrare e a scendere. Un lancio effettuato da quaranta metri a ridosso dell’area piccola è sempre del portiere. Si rifà nel secondo tempo con due interventi sulla stessa azione a evitare il tracollo. Deve migliorare ancora sulle uscite con palla alta.
Luiz Felipe 5.5: alterna cose belle a cose meno belle. Qualche defezione su interventi semplici e pulito e preciso negli anticipi più complicati. Rimane comunque una certezza del reparto difensivo. Crescendo può solo che migliorare.
Acerbi 6: anche oggi vero leone e leader. Annulla quasi sempre un avversario non semplice come Lukaku. L’Inter per vie centrali non passa e infatti i pericoli venivano solo dalle fasce.
Bastos 6: inizia col brivido in fase difensiva, si riprende col passare dei minuti. In finale di primo tempo va pure vicino al gol facendo da centravanti. Bella la conclusione parata da Handanovic. Nel secondo tempo lotta fino alla fine come dimostra al 88’ con un buffo intervento da terra su Lautaro.
Lazzari 5.5: non il miglior Lazzari ancora. Non spinge come solo lui sa fare. Bene nella fase difensiva, poco lucido a servire i compagni in fase offensiva. Il Lazzari degli ultimi due anni nella Spal servirebbe come il pane in questa Lazio. Anche perché Marusic domenica ha dimostrato di potergli contendere una maglia.
Parolo 5.5: soffre troppo in quella posizione non sua. Fa qual che può ma non è un “play” davanti la difesa. Lui non deve impostare, è più utile come mezzala nel fare il suo lavoro sporco con tanto di inserimenti. Generoso.
Luis Alberto 6: un buon primo tempo illuminando il gioco biancazzurro. Dai suoi piedi nascono le occasioni migliori. Pare molto ispirato. Nella ripresa cala insieme al calo fisico dei suoi compagni e ha poche occasioni di mettersi in mostra fino al cambio inaspettato (dal 66’st Leiva 5.5: entra quando la partita è ormai compromessa. Serviva dal 1′ come ha dimostrato limitando al massimo i danni)
Milinkovic 5.5: primo tempo così così, secondo tempo poco e nulla. Anche quando la Lazio girava bene lui sembrava quello più estraneo nel gioco. Un pò spento e troppo lezioso con i tacchi in una partita così importante. Anche se non era in serata da un giocatore come lui ci si aspetta sempre la giocata. Ecco perché anche la sua sostituzione è parsa incomprensibile (dal 73’st Berisha s.v)
Jony 4.5: il giocatore tanto ammirato in Romania è stato il peggiore in campo. Guarda D’Ambrosio ma non salta sul cross di Biraghi lasciandosi anticipare come un pollo. Si vede che è molto carente nella fase difensiva abituato a giocare più come esterno offensivo. Sbaglia anche degli stop elementari. Una serataccia da dimenticare.
Correa 5: sbaglia un gol praticamente nel primo tempo a tu per tu con Handanovic. Non si capisce cosa abbia combinato. Anche nella ripresa è molto impreciso su una ghiotta occasione. Ha corsa e dribbling ma è molto carente sotto porta, non ha la freddezza del bomber.
Caicedo 6: il migliore in campo senza dubbio. Infatti con la sua uscita dal terreno di gioco la Lazio non combina più nulla. Fa a sportellate con tutta la difesa nerazzurra e fa salire la squadra con ottime sponde. Confeziona un assist al bacio per Correa che vanifica tutto davanti al portiere. Giocatore rivalutato (dal 53’st Immobile 5: entra quando la Lazio già sembra essere alle corde. Con lui in campo dal 1’ chissà come sarebbe potuta andare. Non ha occasioni nella ripresa senza i migliori usciti con i cambi azzerando così le occasioni da gol)
All. Inzaghi 4: confusione totale. Andare a San Siro e lasciare in panca Ciro Immobile per il bene dello spogliatoio è un suicidio. Non contento tiene a riposo anche Lucas Leiva e Lulic. Radu era influenzato e il cambio era obbligatorio. Ma mettere sulla fascia sinistra due giocatori che non hanno mai giocato insieme in casa dell’Inter ha permesso a D’Ambrosio di fare tutto ciò che voleva. Sbaglia anche i cambi in corsa togliendo un ottimo Caicedo (senza di lui il nulla) e togliendo i migliori come Luis Alberto e Milinkovic per giocatori più difensivi come Leiva e Berisha. Davvero incomprensibili le sue scelte.