Stefano De Martino, Direttore della comunicazione biancazzurra, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:

“Nel derby la Lazio ha dimostrato assoluta superiorità in campo, sono mancati solo i tre punti: la stracittadina è un terno al lotto, ci ricordiamo partite con la Roma in cui noi eravamo più dietro, altre in cui loro erano maggiormente in difficoltà. Come dice Inzaghi, è una partita a sé nel campionato. La Lazio ha vinto i confronti diretti nei singoli, il risultato sarebbe dovuto essere 3-1, abbiamo colpito quattro legni, siamo stati poco cattivi. Il tecnico era deluso, io ero al suo fianco in conferenza stampa ed avvertivo il suo stato d’animo. La squadra ha un gioco, è unita, la squadra è stata migliorata dove serviva. Andremo a Ferrara per vincere, la SPAL è in crisi e ha 0 punti, faranno la partita della vita ma noi abbiamo un solo risultato. Non dovesse accadere, la squadra dovrà fare mea culpa, lo dico sin da ora. Lo scorso anno gli estensi si erano salvati disputando un ottimo campionato. Domenica all’Olimpico ci siamo divertiti, al di là delle imprecazioni al momento dei legni colpiti. Giocando così, i risultati vengono: si può essere sfortunati una volta, non sempre. Archiviamo questo derby sottolineando che in campo abbiamo visto una bellissima Lazio.

Nel post derby e anche ad inizio campionato, a Sky si è detto di una Lazio da vertice. Al di là di chi ha problematiche personali, si è dato atto alla rosa biancazzurra di avere un valore tale da poter lottare per le prime quattro posizioni. Guardando poi all’ambiente romano, non me la prendo con chi è irrecuperabile e ha problemi personali che esulano dal fatto sportivo. I nostri tifosi devono capire che i pozzi sono stati avvelenati tanto tempo fa, per una serie di motivi. Persone che per anni hanno avuto problemi con la squadra, i giocatori e la dirigenza, criticano una Società che con un fatturato di poco più di 100 milioni e riesce a giocarsela alla pari con tutte. Questa è l’unica Società in Italia che ha un comparto comunicazione che va dalla carta stampata alla televisione. A maggio è stata vinta una Coppa Italia contro l’Atalanta, squadra lo scorso anno celebrata in Europa per il miglior gioco in Italia, ed ora sembra essere tutto normale. Tutti i tifosi hanno gli strumenti per seguire la Lazio. Quest’anno, per la Primavera, le partite in casa e fuori verranno irradiate con tre camere e replay istantanei, in estate abbiamo lavorato per crescere. Anni fa non si parlava tanto di vivaio, oggi anche in Europa molti club stanno rivalutando questo aspetto.

La squadra ha ottenuto 4 punti in due partite, il mercato è stato fatto così come era stato progettato. Perché non aver preso un  altro attaccante? Qui ci sono giocatori che erano già stati criticati ancor prima di arrivare in aeroporto. Su Correa, per esempio, si diceva che non andava a sostituire Felipe Anderson, ceduto qualche settimana prima. Se oggi il Presidente vendesse il Tucu, qui si scatenerebbe il delirio, come era accaduto con Hernanes. Se ancora oggi il tifoso si fa condizionare da opinionisti, conduttori radiofonici e giornalisti di carta stampa che hanno criticato anche il tombino otturato, io non posso più nulla. Non prendo in considerazione tutti, c’è chi ha analizzato correttamente anche nei momenti difficili al fine di aiutare il club. In Lega siamo una società che viene presa da esempio in ambito tecnico, organizzativo e comunicativo. Il tifoso ha un sito aggiornato, un’applicazione con trenta notizie al giorno, con social sempre attivi ed una rivista mensile fissa in edicola.

Siamo ad inizio campionato e già sento suonare le campane a morto, quando invece serve sostegno, un’idea positiva, un desiderio di vicinanza alla squadra. Se la Società farà bene o male lo vedremo a fine anno: la scorsa stagione è stata alzata al cielo una Coppa Italia, partita che è stata seguita più della finale di Champions League ed è stata irradiata in oltre 150 paesi nel mondo. I vincitori siamo stati noi, io mi auguro di mettere in bacheca ogni anno un trofeo come la Coppa Italia. L’unico interlocutore è il tifoso: c’è chi risparmia per esserci, può urlare il suo dissenso. Ogni giorno è possibile seguire l’allenamento, basta abbonarsi al canale. Svolgerò il mio lavoro sempre al massimo delle potenzialità, ma c’è chi critica senza essere attivamente al fianco della squadra. Ora c’è l’incubo dell’attaccante: questo atteggiamento porterà all’infortunio di entrambe le punte e saremo costretti ad utilizzare i giocatori della Primavera! Serve equilibrio. Nelle sue possibilità, la Lazio ha comprato Milinkovic e oggi vale dieci volte di più: anche con lui il Presidente è stato chiaro, rispettando le ambizioni personali del ragazzo. Sarebbe partito solo di fronte ed una valida offerta, perché ovviamente Lotito deve pensare anche al bene della Società. Una richiesta da 120 milioni era stata rifiutata lo scorso anno per una promessa fatta al tecnico; quest’anno invece è rimasto qui.

L’alone intorno alla squadra non fa bene, qui a Lazio Style Radio potete chiamare ed esprimere il vostro concetto, sempre con educazione e rispetto. Noi accettiamo l’opinione. La Lazio sta facendo il suo percorso che, anno dopo anno, segna sempre un segno positivo. Il club è sempre stato lì a lottare, e quando arriva ottavo vince un trofeo, che personalmente preferisco perché so cosa significa a livello di blasone. Alzare un trofeo è più importante che partecipare ad una manifestazione europea. Altrove, ci sono problematiche che hanno un carattere personale e non cambieranno mai. Paradossalmente, mi preoccuperei del contrario. Le problematiche ci sono, ma dobbiamo essere un muro compatto. C’è chi si augura che la squadra possa perdere a Ferrara per dire «Ve l’avevo detto». Questa mattina ho ricevuto una chiamata da Vavro per come sono state riportate alcune sue parole; il giocatore è autorizzato a rilasciare dichiarazioni sulla Nazionale. Non ha detto che voleva giocare il derby, ma che sta bene fisicamente ed era a disposizione del tecnico. Da tanti, il centrale slovacco è già stato etichettato come un non-giocatore o una terza scelta. Sbaglieremo e faremo bene, commetteranno errori De Martino, Tare, il Presidente, Peruzzi o Inzaghi, sperando che questo non accada, ma qui si lavora senza sosta. C’è voglia di fare e di crescere.

I tifosi ci hanno dimostrato di essere anche più competenti di noi in alcuni ambiti, alcuni suggerimenti sono arrivati direttamente da loro. L’atteggiamento positivo darà punti in più alla squadra. A maggio tireremo una linea e vedremo le cose giuste e quelle sbagliate da migliorare”.

Fonte: S. S. Lazio

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