Il Questore di Roma ha unilateralmente deciso che per motivi di sicurezza i funerali di Fabrizio Piscitelli, ucciso a Roma lo scorso 7 agosto in via Lemonia al Parco degli Acquedotti, dovranno essere celebrati in forma privata. La cerimonia è prevista per martedì prossimo alle sei del mattina nella cappella del Cimitero Flaminio.

Il timore che l’ultimo saluto al leader degli ultras della Lazio possa comportare una “partecipazione emotiva dell’intero contesto nazionale delle tifoserie” con possibili tensioni e rischi di “gravi pregiudizi per l’ordine e la sicurezza pubblica” viene indicato tra le principali motivazioni riportate della questura, che tuttavia stanno suscitando una crescente spirale di forti malcontenti nella tifoseria biancazzurra che vorrebbe semplicemente tributare a “Diabolik” l’ultimo solenne e religioso commiato.

Se la famiglia della vittima ha più volte espresso la volontà di celebrare una cerimonia funebre pubblica, rivolgendo un appello finanche a Papa Francesco ed impugnando al TAR il provvedimento del Questore, oggi anche lo storico gruppo degli Irriducibili ha voluto far civilmente sentire la propria voce.

Lo ha fatto con uno striscione esposto presso la propria sede, inequivocabile il messaggio esposto in via Amulio: “La morte è uguale per tutti…il funerale anche! Salutare Fabrizio è un nostro diritto!“.

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