Donna discreta e riservata, ma intelligente e saggia, a 95 anni se n’è andata, nella sua abitazione di via Ariosto a Vercelli, assistita con amore dai suoi cari, Alda Ghiano, per 48 anni, moglie del campionissimo del calcio italiano, Silvio Piola. Lascia la figlia, Paola e il genero Giorgio Gaietta (otto anni fa la dolorosissima perdita dell’altro figlio, Dario), la nuora Marinetta, quindi i nipoti Sara, Michele, Marta, Silvio e Alessandra, e i pronipoti Tommaso, Pietro, Lucia e Jacopo.




I funerali saranno celebrati venerdì alle 11,30 in Duomo dove domani, giovedì, alle 18,30, sarà recitato il Rosario.

Alda Ghiano aveva conosciuto Piola quando il più grande bomber di tutti i tempi del calcio italiano e della storia della Lazio stava tornando in Piemonte, nel 1946, a giocare non nella Pro che lo aveva lanciato, tanti anni prima, ma nel Novara, dove avrebbe ancora fatto furore. Il racconto del loro primo incontro è una pagina molto bella della fondamentale biografia del campione “Silvio Piola, il senso del gol”, scritto da Lorenzo Proverbio con la collaborazione di Paola Piola.




Si conobbero ad una festa danzante, nel 1946. Tutti gli occhi dei presenti erano su Piola, ma Alda Ghiano sembrava non captare che cosa volesse dire essere alla presenza di uno dei miti del calcio italiano che non aveva occhi che per lei. La presentazione fu molto formale, ma la scintilla scoccò subito, al punto che, secondo Proverbio, fu proprio il fidanzamento con la signora Alda a far optare Piola per il ritorno nel suo Piemonte a finire in bellezza una carriera straordinaria.

Alda Ghiano e Silvio Piola si sposarono il 27 luglio 1948, in grande riservatezza (figurarsi che cosa accadrebbe oggi al matrimonio che so di Icardi o di Chiesa), nella parrocchia di San Bernardo, e Alda gli è stata accanto per 48 anni fino alla scomparsa del marito il 4 ottobre del 1996.

Come ha scritto Proverbio nel libro a proposito di Alda, commentando il matrimonio: “Da una parte la professione (del calciatore, ndr), dall’altra la famiglia. Una regola d’oro che avrà in lei la sacra vestale. Per sempre”.

(fonte: tgvercelli.it)






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