Giulio Todrani, storico musicista e tifoso laziale nonché padre della celebre cantante Giorgia, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Negli ultimi tre anni la Lazio di Inzaghi mi è sempre piaciuta, ma ci è sempre mancato qualcosa per raggiungere l’obiettivo Champions. Quest’anno sembravamo essere decollati e invece le tre partite con Spal, Sassuolo e Chievo hanno gelato gli entusiasmi. La Coppa Italia però ha sicuramente nobilitato la stagione: peccato che finisca la benzina sempre nel momento in cui sembriamo in procinto di decollare.

Per migliorare bisognerebbe acquisire riserve dello stesso livello dei titolari, in quelle tre partite maledette con più alternative in panchina la storia poteva essere diversa, invece giocatori come Wallace hanno deluso le aspettative in maniera quasi disarmante.




Nel 1974 quando abbiamo vinto lo Scudetto stavo suonando in Grecia, ricordo mia figlia Giorgia che scese la scaletta dell’aereo da bambina vestita di biancazzurro con la maglia di Giorgio Chinaglia: non mi aspettavo la sua visita quel giorno, fu davvero una grande emozione.

Un mio idolo di gioventù sono stati sicuramente Giordano, una volta ci capitò di giocare a pallone insieme e ricordo un cross di quaranta metri che fece per lanciarmi in porta. Poi Chinaglia, un simbolo della Lazio a 360 gradi. E poi sono legato a D’Amico, Garlaschelli, gli eroi di quell’epoca. Tra i moderni amo Milinkovic-Savic, spero che resti ma se dovesse andare via sarà importante vedere arrivare giocatori importanti al suo posto.






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