Il centrocampista biancazzurro Marco Parolo è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le sue parole:

“La voce è un po’ bassa, ma è stato bello stare un po’ insieme con tutti quanti festeggiando, è bello preparare la partita senza troppe pressioni, ma con la grande voglia di vincere e disputare una grande gara per il nostro pubblico, l’ultima allo stadio Olimpico per questa stagione. l successo in finale di Coppa Italia, l’ho mancato per due volte contro la Juventus. È il secondo trofeo, ma questo ha un gusto più bello dato che viene da un percorso stagionale. I festeggiamenti finali con tutti i tifosi, le famiglie, lo staff è stato qualcosa di particolarmente bello ed emozionante. Voglio ringraziare tutti, lo staff e tutte le persone che ci seguono ogni volta. Purtroppo è successo che abbiamo avuto un piccolo calo di tensione con le piccole, potevamo essere molto più in alto in classifica.

La squadra è cresciuta ogni anno, ha vinto dei trofei ed ha disputato ottime partite di altissimo livello. In Europa League potevamo andare più avanti, ci deve essere la mentalità per fare sempre meglio. È una squadra che ha voglia di risultato e di vincere, compiere un mix fra le due stagioni dove dovremo essere protagonisti in tutte le competizioni. Vogliamo far felice i tifosi, portarli in tour in trasferta e renderci orgogliosi di noi. Avevamo la testa proiettata a questa finale, la gara di Cagliari è servita per acquisire consapevolezza e rafforzare le nostre certezze. Non una grande gara con gli orobici, ma una gara sporca ed aggressiva che siamo riusciti a vincere portando a casa il trofeo. La Juventus nelle precedenti finali e l’ultima gara con l’Inter la scorsa stagione ci hanno fatto capire che questo tipo di partite si debbono vincere in questa maniera. Sono arrivato ad un finale di stagione brillante, l’infortunio alla caviglia che ho avuto con il Siviglia mi ha tenuto fuori un po’, ma sono riuscito a dare il 100% per la squadra raggiungendo così i nostri traguardi fissati precedentemente. A Roma non è facile ambientarsi il primo anno, poi piano piano capisci i meccanismi. Bruno Jordao è un calciatore importante che sta crescendo sempre di più, sarà un elemento prezioso per il futuro.

Amo stare in mezzo alla gente, mi piace divertirmi e metterli a proprio agio. Il presidente è una persona che vuole portare la Lazio al massimo, quando si arrabbia perché non portiamo a casa i risultati si sente eccome, ma è assolutamente giusto così. Da quando ci sono io la società è cresciuta molto, c’è un percorso di crescita costante e ragionato. La mia scuola calcio ha intrapreso un’iniziativa molto importante, a Varese, il nome è Ready2Play (R2P): un progetto dedicato ai bambini  disabili, nato all’interno del Torino Club Gallarate – Scuola Calcio con l’obiettivo di formare una squadra dove questi ragazzi vengano seguiti nei minimi particolari ed aiutati nel loro percorso di crescita costante e continua. Abbiamo la profonda convinzione che “giocare a calcio” possa portare davvero ad un miglioramento del grado di salute di questi bambini. L’importante è che stiano tutti insieme e che si crei una grande famiglia. Per chi volesse sostenere questo progetto può farlo al sito Charitystars.com, dove sono presenti le maglie di alcuni calciatori della Lazio messe all’asta. Particolare attenzione è data al momento dello spogliatoio: qui si lavora con i bambini per aumentare la loro autonomia.

Svestirsi, vestirsi, organizzare la borsa, allacciare gli scarpini diventano veri e propri obiettivi da raggiungere, proprio come quelli sul campo. Visti i grandi risultati raggiunti nell’anno in corso, si vuole, per la nuova stagione, allargare maggiormente il numero dei ragazzi coinvolti, in modo da consentire sempre a più ragazzi di “stare meglio, giocando a calcio”.

(Fonte: sslazio.it)

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