di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Atalanta-Lazio, match valido per la finale della Coppa Italia. Sugli scudi ovviamente i due marcatori Milinkovic e Correa. Ma tutta la Lazio è promossa a pieni voti. Immobile e Bastos faticano.

Strakosha 6.5: non al meglio fisicamente. Recupera in extremis e scende in campo in condizioni non ottimali. Tiene botta e non vacilla facendosi trovare pronto nelle poche occasioni bergamasche. Talismano della Lazio, dalla Primavera a oggi ha giocato (o partecipato) a quattro finali.

Luiz Felipe 8.5: questa sera è lui il migliore della difesa. Davvero una partita perfetta. Interviene in scivolata spesso e volentieri con una precisione e un tempismo incredibile. Si immola e salva pure il risultato nell’unica e vera palla-gol dell’Atalanta. La sua migliore partita con la maglia biancazzurra. È lui il futuro della difesa.

Acerbi 8: Il leone biancazzurro è sempre una garanzia. Non delude, non sbaglia un pallone e annulla un cliente non facile come Zapata. Annulla completamente il centravanti costretto a retrocedere di diversi metri dall’area per ricevere un pallone.

Bastos 6: una finale che dura solo 30’, prende un giallo su Ilicic e in scivolata rischia il rigore per un tocco col braccio molto contestato dai bergamaschi. Sufficienza di incoraggiamento.

Marusic 7: gioca quasi a sorpresa ai danni di Romulo. Inzaghi però lo sceglie come nel derby quando su quella fascia c’è un terzino molto bravo e veloce alla Kolarov. Castagne aveva già beffato Romulo nell’ultima sfida casalinga con la Dea. Nel suo gioca una buona partita provando anche delle interessanti ripartenze. In difesa regge come può e soffre meno del previsto. Promosso, ma sulla destra la Lazio deve intervenire sul mercato assolutamente.

Leiva 8.5: uno dei migliori in campo senza dubbio. Una diga, rincorre tutti e sradica palloni su palloni. Non si ferma mai, non ce n’è per nessuno. Giocatore di un’esperienza e di una qualità sopraffina. I suoi dieci anni nel Liverpool non sono certo fortuiti. Non ci sono aggettivi per lui in serate così.

Luis Alberto 7.5: partita più di sacrificio che di qualità. Non si mette in mostra con delle giocate di qualità come solo lui sa fare, ma rincorre ogni atalantino a centrocampo. Una mezzala molto concreta questa sera. Servono anche partite cosi di sacrificio in una partita così delicata (dal 79’st Milinkovic 9: entra e decide la partita con la rete del 1-0 essenziale a indirizzare la partita. Stacco imperioso e scelta di tempo imperiosa. Spizzata di testa sul secondo palo con Gollini pietrificato. Questo è il vero Milinkovic tanto ammirato nella passata stagione)

Parolo 8: in questo finale di stagione si riprende la scena sfruttando l’infortunio di Milinkovic. Dopo le molte panchine consecutive ha dimostrato di nuovo la sua importanza nel centrocampo biancazzurro. Ha macinato km su km in entrambe le fasi dimostrando tutta la sua intelligenza tattica.

Lulic 7.5: partita di cuore e di sostanza nonostante le solite sbavature. Corre su tutta la fascia sinistra per tutta la partita con un cliente non facile come Hateboer. Il capitano biancazzurro ci mette sempre grinta e quell’animo battagliero che superano i suoi limiti tecnici.

Correa 9: segna poco, ma i suoi gol sono sempre quelli più pesanti. Dopo aver deciso la semifinale contro il Milan a San Siro blinda il risultato al 90’ con la rete del raddoppio. Un contropiede in solitaria con un’accelerazione e una giocata di fino. Salta il difensore e dribbla Gollini in uscita. Talento cristallino per il giovane argentino che con un briciolo di finalizzazione in più può diventare un vero campione.

Immobile 6: una sufficienza per la gioia finale, ma senza Ciro la Lazio si è esaltata nei minuti finali. Il numero 17 biancazzurro ha sofferto molto questa sera sbagliando anche degli appoggi semplici. Davvero un triste finale di stagione per lui (dal 67’st Caicedo 8: entra e cambia la partita. Tieni i palloni facendo salire i compagni. Non disdegna le incursioni quando viene imbeccato. Serve un pallone d’oro a Correa poco dopo il gol di Milinkovic. Con lui in campo la Lazio vince sempre)  

 

All. Inzaghi 9: partita tatticamente perfetta. Non si smentisce con la regola del cartellino giallo quando leva il povero Bastos dopo solo mezz’ora di gioco. Per il resto partita da incorniciare per lui e i suoi ragazzi. Decide la partita con due cambi: Caicedo per Immobile e Milinkovic per Luis Alberto. Una stagione salvata nel finale con la settima Coppa Italia e l’accesso matematico ai gironi di Europa League.

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