di Fabio BELLI
Le pagelle biancazzurre della sfida tra Lazio e Atalanta allo stadio Olimpico.
Strakosha 6: Partita attenta nonostante i tre gol incassati, in alcuni casi si sarebbe aspettato sicuramente maggiore protezione. Eccellente risposta su Ilicic a inizio secondo tempo.
Wallace 3: Difficile pensarlo titolare inamovibile a fine stagione, ma Inzaghi lo preferisce a Luiz Felipe attirandosi critiche inevitabili. Sfortunato ma disattento sul primo gol atalantino, commette un disastro nella ripresa, regalando il raddoppio e deviando di testa il colpo finale di Djimsiti.
Acerbi 5.5: Attento soprattutto negli interventi da ultimo uomo, ma contro quei tre lì davanti è dura. Naufraga anche lui nel finale.
Bastos 5.5: Continua a mettere in luce progressi soprattutto sul piano della concentrazione, da sempre il suo tallone d’Achille. Quando c’è da usare le maniere forti non si tira indietro, poi cede alla confusione generale, facendosi saltare spesso e volentieri.
Romulo 6: Si conferma una garanzia, non ha mai voglia di strafare ma è sempre al punto giusto sulla fascia destra.
Lucas Leiva 5.5: Meglio che a Genova ma non sembra al meglio, in avanti l’Atalanta punge e stavolta deve rinunciare alle velleità da regista, andando inevitabilmente in affanno nella ripresa.
Parolo 6: Da qualche partita in netta crescita, sblocca il risultato e riesce a essere sempre presente sul fronte offensivo con i suoi molteplici inserimenti. Poi gli atalantini iniziano a sbucare da tutte le parti e lui non può più opporsi.
Luis Alberto 5: Impalpabile, solo a tratti prova a sfruttare il suo piede educatissimo ma poco ficcante in questa occasione. Calci piazzati a parte, si vede poco e fa ancora peggio nella ripresa. Oggetto misterioso.
Marusic 4.5: Ha talmente tanta paura di sbagliare che per non fare danni, finisce col non fare proprio nulla. Imbarazzante.
Immobile 5: Sbaglia su un paio di ripartenze che potevano essere letali, non sembra ancora in grado di uscire da una crisi ormai lunga, che pur non ha fiaccato la sua proverbiale generosità.
Caicedo 6: Propizia il gol di Parolo, lotta su ogni pallone e si conferma uno degli uomini più in forma tra i biancazzurri. Forse avrebbe meritato qualche minuto in più in campo. (dal 10′ st Correa 5.5 Entra in partita ma è più appariscente che concreto. Forse si aspettava di giocare dall’inizio).
L’all. Simone Inzaghi 4: I nodi vengono al pettine: se, visto il Durmisi negli ultimi tempi, Marusic a sinistra era una scelta obbligata, tenere Luiz Felipe tutta la partita in panchina con un Wallace così in campo è da manuale dell’assurdo. In più, il carico è l’inspiegabile sostituzione di Caicedo, l’unico in grado di buttarla dentro negli ultimi due mesi e di lottare in avanti anche in questa partita. La situazione è difficile ma se anche il timoniere va nel pallone allora diventa impossibile.