di Alessandro DE CAROLIS
Ecco le pagelle di Lazio-Chievo, match valido per il 33° turno della Serie A. Una sconfitta pesante, quasi umiliante. Si salvano solo Correa e Caicedo, malissimo Marusic e Patric.
Strakosha 5: inoperoso per tutto il primo tempo. Non può nulla sul primo gol, poco reattivo sul secondo. Due tiri due gol in due minuti di ordinaria follia.
Patric 4.5: partita non facile anche oggi con una prestazione non sufficiente. I mezzi tecnici sono quelli che sono e gioca in un clima teso dove viene fischiato a ogni pallone. Viene sostituito con l’espulsione di Milinkovic per un cambio tattico (dal 36’pt Parolo 5: dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo ha l’occasione del vantaggio, l’unico tiro in porta del primo tempo. L’unico lampo della sua partita incolore. Ci si aspettava una prestazione diversa da uno della sua prestazione
Acerbi 6: inizia come al solito al centro per poi spostarsi sulla sinistra con il cambio Radu/Luiz Felipe. Pure in una partitaccia come questa è sempre uno dei pochi a salvarsi. Nel secondo tempo gioca da centravanti aggiunto. Un leone, sempre l’ultimo ad arrendersi.
Radu 6: sfortunatissimo il numero 26 biancazzurro costretto al cambio al 14’ dopo uno scontro di gioco. Non era ancora al top della condizione e ciò potrebbe aver influito (dal 15’st Luiz Felipe 5: difesa messa sotto accusa nei primi minuti di una ripresa dove la Lazio getta al vento i tre punti. Non brilla come al solito)
Marusic 4: suo l’errore più grave sul raddoppio del Chievo. Manca completamente l’intervento con un movimento goffo a favorire Hetemaj. Non si è visto per tutti i 90’, non ha mai sfondato sulla destra per mettere dei palloni interessanti lì davanti. Giocatore nullo, incredibile che sia lui il titolare e non Romulo.
Badeji 5: dopo la buona partita contro l’Udinese delude ancora una volta le attese. Non velocizza il gioco della Lazio tenendo troppo il pallone contro una squadra chiusa dove servono invece giocate più veloci. Scontato il cambio nella ripresa (dal 58’st Correa 6.5: con lui in campo è un’altra Lazio. Entra e dà quella scossa lì davanti completamente assente fino a quel momento. Fornisce l’assist per la rete di Caicedo in cui è bravo a disinteressarsi alla conclusione vista la sua successiva posizione di fuorigioco. Manca il gol di testa al 80’ a pochi passi dalla linea di porta. Al 91’ prende un palo clamoroso, l’ennesimo della stagione biancazzurra, con una conclusione dal limite potente, precisa ma molto sfortunata. È il giocatore imprescindibile nel reparto offensivo. Senza lui è buio pesto)
Milinkovic 3: primo tempo decisamente sotto tono per il numero 21 biancazzurro che sbaglia quasi tutto. Combina una vera frittata al 34’ facendosi espellere per uno stupidissimo quanto inutile fallo di reazione. Un calcio nel sedere a Stepinski. Complica i piani di Inzaghi e della Lazio in una partita che fino a quel momento era già difficile di suo.
Luis Alberto 5.5: una prova alla fine generosa, con l’assenza totale di Milinkovic è lui a correre per tutto il centrocampo cercando di dare qualità. Non ha fatto la differenza come lui saprebbe fare, ma il suo l ha fatto fino alla fine sfiorando i gol nel finale su punizione. Al triplice fischio finale viene espulso dal direttore di gara per proteste.
Durmisi 4: si nota la sua presenza in campo quando batte i calci di punizione. Calci piazzati finiti malamente sul fondo con una cornice notevole di fischi ogni volta che ha toccato il pallone. Giocatore ormai bruciato da mettere sul mercato.
Caicedo 6.5: incredibile ma vero è lui il bomber che sta tirando avanti la carretta lì davanti. Anche oggi a segno con un gol di prepotenza fisica e cinismo. Sfonda letteralmente la difesa clivense e insacca con un diagonale. Lotta fino alla fine non mollando mai. Al 90’ serve un cioccolatino non scartato da Correa a causa di un palo incredibile. La pantera nera è insieme al “Tucu” l’unico a graffiare sotto porta.
Immobile 5.5: Ciro ha le polveri bagnate: ormai la cosa è chiara. Si salva almeno per l’impegno correndo a tutto campo a destra e a sinistra. Quando va alla conclusione di vede che non è la sua annata, ma il numero 17 biancazzurra rimane un valore aggiunto di questa Lazio.
Inzaghi 4: aveva avvisato i suoi ragazzi del pericolo di giocare contro un Chievo libero mentalmente. Aveva parlato dell’approccio iniziale come la chiave per vincere questa partita, ed è proprio mancato questo in maniera clamorosa. L’espulsione di Milinkovic ne è l’esempio massimo. Al di là degli errori individuali di molti giocatori non si capiscono parò alcune mosse come nel voler insistere su giocatori come Patric e Marusic. Durmisi ha giocato per far rifiatare Lulic e la mossa i sé ci può pure stare, ma con Romulo e Luiz Felipe/Bastos in panchina, non si spiega la presenza degli altri due.