Guglielmo Stendardo, ex difensore della Lazio, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




La Lazio si trova di fronte un Siviglia forte, una squadra completa in tutti i reparti e abituata a vincere queste competizioni, con una difesa abituata a concedere poco. La Lazio però ci ha abituati a vedere partite imprevedibili, è capace di qualsiasi cosa e dando il massimo può sicuramente passare il turno. Credo che entrambe le squadre abbiano il 50% di possibilità di passare il turno, quando si parla di Lazio sono sempre fiducioso, ottimista e soprattutto tifoso.




Il calendario sicuramente non aiuta la gestione degli infortuni, quando giochi tanto i calciatori sono sottoposti da una serie di stress non solo fisici ma anche mentali, è difficile mantenere sempre lo stesso livello di performance. Quando vengono a mancare giocatori importanti come Lucas Leiva o Ciro Immobile si sente in campo, è un peccato perché questo potrebbe essere l’anno giusto per tornare in Champions League.

I risultati, sia positivi sia negativi, condizionano anche gli impegni futuri. La Lazio ha la fortuna di essere presente in tutte e tre le competizioni, sarà importante essere forti mentalmente anche di fronte ad un’eventuale eliminazione, perché le prossime partite contro il Milan e la Roma determineranno obiettivi importanti.




La Lazio subisce gol all’ultimo minuto, ma anche contro il Siviglia, pur se non allo scadere, il gol preso era stato evitabile, perdendo la palla in uscita e subendo una ripartenza letale. A volte ha ragione Inzaghi, se ci sono le occasioni da gol e le partite non si chiudono si rischia fino alla fine, ma le grandi squadre hanno anche la malizia e la qualità per non farsi raggiungere quando sono in vantaggio, serve un pizzico di freddezza in più nei finali di partita.

Bisogna tenere presente che la Lazio è una squadra forte, che viene da una stagione eccellente. Purtroppo quest’anno sono venuti a mancare giocatori determinanti per la squadra e forse dal mercato ci si poteva attendere di più da chi è arrivato. Sono stati presi giocatori che sono valide alternative, ma quasi nessuno si è imposto come titolare, a parte Acerbi. Anche l’arrivo di Romulo è interessante ma avrei preso un giocatore come Darmian.

E’ venuta fuori la realtà nella rosa, una squadra con undici titolari forti che se riescono a fare il massimo in campo possono giocarsela con chiunque. Contassero solo i titolarissimi la Lazio potrebbe ambire anche la terzo posto, il problema è che la rosa non può essere sempre al completo né per tutta la stagione sempre al top e questo si riflette sui risultati. Ci sono giocatori come Caicedo, Cataldi e Patric che stanno dando un apporto generoso, ma non hanno la qualità dei protagonisti della scorsa stagione.




“Mi aspettavo di più in questa Serie A dal Napoli, che credevo potesse fare qualcosa in più con Ancelotti in panchina, ma in alcune partite nemmeno giocatori solitamente decisivi riescono a incidere, come Milik o Mertens. L’Italia paga la mancanza d’efficacia di un settore giovanile in cui meno del 10% dei giocatori del campionato Primavera diventano dei professionisti. Serve una rivoluzione culturare, al momento l’unica squadra che punta con convinzione sul settore giovanile è l’Atalanta. Il 2018 è stato un anno terribile per il calcio italiano, dal Mondiale visto in televisione al caos in Serie B e C fino ai fatti di Inter-Napoli: la nuova Governance del calcio italiano deve risolvere questi gravi problemi, mi auguro riesca a farlo.”






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