di Alessandro DE CAROLIS

Strakosha 6: prende due gol con due soli tiri in 90’. Non può nulla contro CR7 dal dischetto, anche se si è tuffato un po’ troppo presto sulla sua destra. Sul gol di Cancelo, favorito dalla sua respinta in “bagher”, qualche colpa ne ha. Ha fatto bene a non provare la presa con il terreno bagnato, ma di solito i portieri cercano la deviazione con i piedi. Per il resto della partita è stato un semplice spettatore, un vero peccato.

Bastos 6.5: il migliore della difesa. Lotta e combatte a tutto campo, compie qualche sbavatura ma ci mette la giusta “cazzimma” tanto da annullare un certo Cristiano Ronaldo. Sul pareggio bianconero viene asfaltato dalla freschezza e dalla velocità di Bernardeschi, ma di certo non ha colpe eccessive. Si improvvisa anche terzino o centrocampista aggiunto. Una buona scoperta per rimpiazzare Luiz Felipe (dal 90’st Neto s.v)

Wallace 4,5: la difesa crolla nel finale per le energie venute meno all’intera squadra, ma lui ha dato qualche brivido di troppo anche nei momenti migliori della Lazio. Nel primo tempo c’è mancato poco che regalasse un rigore ai bianconeri con un intervento goffo a spazzare via in area laziale. Nel momento del rilancio è scivolato calciandosi praticamente il pallone sul braccio, azione giudicata involontaria dall’arbitro Guida. Male in fase di impostazione, da brivido in fase difensiva.

Radu 6: sufficienza stiracchiata, prestazione convincente nel primo tempo ma sottotono nella ripresa. Lascia liberissimo Cancelo nell’azione del gol, ma è anche sfortunato visto che il tiro gli passa in mezzo alle gambe prima di insaccarsi in rete. Il crollo fisico di Lulic nel finale ha inciso anche nella sua prestazione, specie con un neo-entrato come Cancelo su quella fascia.  

Parolo 6.5: si merita più della sufficienza piena per aver giocato in un ruolo inedito per lui senza far rimpiangere Marusic. Anzi, a detta di molti è stato pià convincente lui del terzino montenegrino. La sua presenza sulla destra garantiva quella copertura essenziale per poter mettere in campo i quattro tenori offensivi. Un vero maratoneta, un leader indiscusso dal lavoro oscuro troppo spesso non compreso.

Leiva 6.5: finalmente è tornato il vero Leiva. La sua controfigura vista al San Paolo non esiste più vista la partita di sostanza e di livello sostenuta oggi. Ha tenuto in mano il centrocampo biancazzurro correndo e pressando ovunque. In un pericolosissimo contropiede bianconero ferma Costa da ultimo uomo con i tempi perfetti. Essenziale.

Milinkovic 6.5: prestazione convincente. Gioca di fino ma anche di fisico. Nel ruolo di mezzala ha saputo rendersi utile alla squadra con la sua fisicità in mezzo al campo. Finalmente una partita dove si è visto in tutti i 90’ giocati. Prende un giallo che gli farà saltare la trasferta al Benito Stirpe contro il Frosinone.

Luis Alberto 6: sufficienza da 6,0 in virtù di una partita di sostanza a livello di impegno e di cattiveria come tutti i suoi compagni, ma le sue “magie” troppo a sprazzi. Gli manca ancora quella continuità che lo renderebbero un giocatore devastante. Ma anche con una gamba sola non si può fare a meno di lui (dal 81’st Berisha s.v)

Lulic 5.5: molto bene per 70’, poi il crollo fisico. Il capitano biancazzurro ha letteralmente boccheggiato nell’ultima parte di gara e Allegri ha ribaltato la partita mettendo Cancelo dalla sua parte. Molto ingenuo sul rigore nel finale, la trattenuta era da evitare vista la posizione di fuorigioco netto e palese di Cancelo. Gli ultimi minuti sono stati un vero film horror, andava sostituito.

Correa 6.5: sempre uno dei migliori in campo. Una cosa è chiara ormai: il “Tucu” deve essere il partner fisso di Immobile. Salta spesso l’uomo, cosa molto rara tra i suoi compagni, e spazia su tutto il fronte d’attacco. Pregevoli le sue giocate, una vera spina nel fianco per tutte le difese.

Immobile 5.5: quel gol mancato a tu per tu con il portiere macchia la sua pagella. Non è da lui mancare un gol fatto come quello. Era il gol della sicurezza, di una garanzia per portare a casa punti d’oro. Poco preciso anche nel momento di mandare Correa in porta sbagliando un appoggio semplice. Il numero 17 però si batte come un leone impersonando quella “cazzimma” che finalmente si è vista in tutta la squadra. Servono di certo i suoi gol per il sogno chiamato Champions League (dal 82’st Caicedo s.v)

 

All. Inzaghi 6,5: una partita tatticamente perfetta,  nonostante le numerose defezioni. La sua è una Lazio preparata e messa in campo nel migliore dei modi. Fino al 70′ la più bella Lazio della stagione, capace di dominare la Juventus. Cade però nel finale con delle scelte discutibili. Toglie due pedine da 90 come Immobile e Luis Alberto, lasciando invece in campo gente sulle gambe come Lulic. Proprio il mancato cambio del bosniaco, insieme all’ingresso di Cancelo, hanno di fatto deciso la partita. Un vero peccato, ma finalmente la squadra ha reagito. Ha combattuto e messo sotto una “big” dimostrando di potersela giocare con tutti. Il voti risente proprio di queste scelte finali, letali per il risultato.

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