Francesco Colonnese è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Ho visto un’ottima Lazio contro la Juventus, capace di giocare a ritmi altissimi tenendo sotto scacco la Juventus per oltre 70 minuti. E’ mancato il raddoppio e nel giro di pochissimo tempo è arrivata addirittura una sconfitta in una partita che sarebbe stato incredibile anche pareggiare. Dispiace che la Lazio per la mole di gioco creata e le occasioni avute non sia riuscita a realizzare il secondo gol in grado di chiudere la partita.

Partite come quella contro la Juventus regalano un’adrenalina diversa anche ai difensori, anche se nell’occasione del primo gol Bastos avrebbe dovuto evitare di far effettuare il cross. Bisogna però sottolineare come giocatori che spesso sono chiamati a giocare poco faticano di più a farsi trovare pronti al 100%.




Vedendo il gioco espresso contro i bianconeri la Lazio può recitare un ruolo da protagonista, ma quando mancano i risultati bisogna interrogarsi su cosa non ha funzionato. Troppe ingenuità e troppi gol incassati per la Lazio, Lulic ha sbagliato nell’azione finale del rigore, non credo che Cancelo sarebbe mai arrivato sul pallone. La Lazio deve migliorare in questo, nell’attenzione nei particolari che a volte è mancata, facendo perdere troppi punti in questo modo.

L’Inter di ieri è stata brutta, così come lo è stata quella col Sassuolo. L’Inter rispetto alle altre è avvantaggiata e ha un distacco non da poco, è una squadra che in questo momento è in confusione e si legge di malumori come quello di Perisic o di altri calciatori che vogliono andar via come Candreva. Non è semplice far risultato a San Siro ma trovare un’Inter in questo momento in una partita secca significa affrontare un avversario che in questo momento ha perso delle certezze.




Il campionato finora ha espresso i valori che si attendevano alla vigilia, Juventus più forte di tutti, Napoli comunque abbondantemente secondo, Inter tranquilla in zona Champions ma in parte incompiuta. Poi dietro sono tutte lì, la Roma paga il gran numero di giovani in rosa, ma in Zaniolo ha trovato la rivelazione di questo campionato, in grado di dimostrare in breve tempo di essere un grande giocatore. Purtroppo in Italia non si regala spazio a giovani di questo tipo, tra i calciatori della mia generazione campioni come Del Piero a 17 anni giocavano. Il Milan è una squadra in una posizione che merita e che rispecchia quanto visto finora. L’Atalanta può essere la sorpresa perché ha un allenatore che trasmette una carica agonistica che fa la differenza ed ha superato le difficoltà successive all’eliminazione in Europa League.






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