di Fabio BELLI

La Juventus si ritrova a vincere col pilota automatico una partita giocata benissimo dalla Lazio, anche alla luce delle tante assenze in difesa. Ma se il benissimo corrisponde a zero punti, qualche domanda occorre sempre porsela. Bernardeschi e Cancelo hanno dato ai Campioni quelle soluzioni alternative che Inzaghi ha dovuto cercare in un Caicedo sempre generoso ma mai intuitivo e in un Pedro Neto addirittura all’esordio assoluto. Ma la prestazione, di livello assoluto, deve far capire che da Frosinone può e deve iniziare un altro campionato. Certo, non era in discussione almeno un punto che un fiscalissimo Guida e una buona dose di sfortuna hanno negato, ma quando piove solo fiele spesso il destino nega anche una (strameritata) caramella di miele.




FORMAZIONI – Le prove tattiche della settimana trovano conferme per la Lazio: difesa a tre con Bastos, Wallace e Radu davanti a Strakosha, la fascia destra viene affidata a Parolo con le conferme di Milinkovic-Savic, Lucas Leiva e Lulic, c’è Luis Alberto assieme al duo Correa-Immobile. Nella Juventus Allegri opta per la difesa a quattro con Rugani e Bonucci centrali e Chiellini in panchina, a centrocampo c’è Emre Can assieme a Bentancur e Matuidi, tridente “dinamico” con Dybala, Douglas Costa e Cristiano Ronaldo.

PRIMO TEMPO VIBRANTE, SZCZESNY DICE NO A PAROLO – La Lazio inizia in maniera aggressiva il match: al 10′ grande serprentina di Correa che costringe anche Bonucci a una scivolata che pianta sul terreno il piede d’appoggio dello juventino. Subito dopo, cross per la testa di Wallace che stacca indisturbato in area ma la prende di spalla, graziando Szczesny. E’ una Lazio tambureggiante e al 19′ una gran botta dalla distanza di Correa viene neutralizzata dal portiere polacco. Al 24′ arriva la prima ammonizione della partita per Emre Can, fermato fallosamente l’incontenibile “Tucu”. E ancora un pallone rubato da Luis Alberto e scambiato con Correa porta alla conclusione lo spagnolo, c’è la potenza ma il tiro è centrale e Szczesny salva la porta della Juventus. Al 37′ ancora Lazio vicina al gol: Milinkovic-Savic trova il varco per il passaggio in area su Parolo, sulla conclusione del centrocampista Szczesny è strepitoso nella deviazione a mano aperta. Al 40′ Bonucci, dolorante dopo l’infortunio subito a inizio partita, è costretto a dare forfait: al suo posto Chiellini. Ancora Lazio al 43′, con Rugani che sbaglia un retropassaggio di testa, Immobile anticipa Szczesny ma il pallone è lento e Rugani riesce a spazzare ben prima della linea di porta. Dopo 2′ di recupero esce dal campo una Lazio applaudita dall’Olimpico.




EMRE CAN, TESTA GALEOTTA – La Juventus prova ad iniziare con piglio più deciso la ripresa, ma è ancora la Lazio a farsi viva in attacco con una rasoiata di Luis Alberto dal limite che finisce di poco a lato. Subito dopo scintille tra Lucas Leiva e Matuidi dopo un fallo del brasiliano su Cristiano Ronaldo, entrambi vengono ammoniti. La pressione della Lazio si fa di nuovo costante e al 14′ arriva il gol, un’autorete di Emre Can su traiettoria disegnata su calcio d’angolo da Luis Alberto. Allegri inserisce subito Bernardeschi al posto di Matuidi, ma al 18′ è Immobile a divorarsi il raddoppio, calciando alto a tu per tu con Szczesny su un favoloso passaggio filtrante di Correa.

CANCELO AL PRIMO AFFONDO – Al 22′ una gran botta di Luis Alberto deviata da Bernardeschi sibila di poco sopra la traversa, subito dopo magia di Milinkovic-Savic in mezzo a Dybala e Bentancur, ma la conclusione del serbo non è precisa. Allegri si gioca l’ultimo cambio al 25′, con Cancelo che prende il posto di Douglas Costa. Al 29′ però la Juventus trova la fiammata che riequilibra il match: fuga di Bernardeschi sulla sinistra, conclusione di Dybala respinta da Strakosha, irrompe Joao Cancelo che piazza il pallone sul secondo palo in diagonale rasoterra.

BEFFA DAL DISCHETTO – L’ingresso di Cancelo mette in difficoltà la Lazio, che comunque prova a riassestarsi dopo il gol subito. Al 36′ primo cambio per Inzaghi con Berisha che prende il posto di Luis Alberto. Al 37′ Emre Can svetta bene in area ma il pallone è abbondantemente alto, subito dopo fuori Immobile per Caicedo. In precedenza, ammonizioni per Rugani, Chiellini e Milinkovic-Savic col serbo, diffidato, che dovrà saltare la prossima trasferta di Frosinone. Ma a 3′ dalla fine arriva la beffa: Cancelo viene strattonato in area e arriva il penalty che Cristiano Ronaldo non sbaglia. Esordio in Serie A per Pedro Neto, poi l’ultima occasione è sul piede di Milinkovic-Savic: punizione dal limite che finisce alta al 95′ per una punizione sin troppo severa per la Lazio.




IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-JUVENTUS 1-2

Marcatori: 59′ aut. Emre Can (J), 74′ Cancelo (J), 88′ Ronaldo (J)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos (90′ Neto), Wallace, Radu; Parolo, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto (81′ Berisha), Lulic; Correa, Immobile (82′ Caicedo). A disp.: Proto, Guerrieri, Durmisi, Silva, Cataldi, Badelj, Murgia. All.: Simone Inzaghi.

JUVENTUS (4-3-3): Szczęsny; De Sciglio, Bonucci (40′ Chiellini), Rugani, Alex Sandro; Emre Can, Matuidi (60′ Bernardeschi), Bentancour; Douglas Costa (70′ Cancelo), Dybala, Ronaldo. A disp.: Pinsoglio, Perin, Spinazzola, Fagioli, Kean. All.: Massimiliano Allegri.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata

Ass.: Carbone, Di Liberatore

IV uomo: Abbattista. V.A.R.: Aureliano. A.V.A.R.: Del Giovane

NOTE. Ammoniti: 24′ Emre Can (J), 50′ Leiva (L), Matuidi (J), 70′ De Sciglio (J), 73′ Rugani (J), 80′ Chiellini (J), 80′ Milinkovic (L). Recupero: 2′ pt; 4′ st.






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