di Alessandro DE CAROLIS
La sedicesima giornata di Serie A conferma ancora di più che la corsa Champions è solo agli inizi. Juve, Napoli e Inter sono “scappate”, in fuga solitaria. Quindi rimane un unico posto valido per i gironi alla prossima edizione della Champions League. E dopo questo week end le pretendenti sono diventate quattro. Con la vittoria casalinga contro i biancazzurri di Simone Inzaghi l’Atalanta è in piena corsa. La Dea è infatti a -2 dal Milan (4°), a -1 dalla Lazio (5°) e a pari punti con la Roma (6°). A quota 24 punti ci sarebbe anche il Sassuolo di De Zerbi, ma per qualità di organico e di mentalità possiamo limitare a queste quattro la lotta finale. Lazio ormai a secco di vittorie da quasi due mesi con i quattro pareggi prima della sconfitta di Bergamo. Eppure è ancora lì in corsa. Inzaghi dovrà lavorare molto su due fattori: l’approccio alla partita (sbagliato fin troppe volte) e capitalizzare al massimo le occasioni create (la partita contro la Sampdoria è il caso più eclatante). La Roma trova si i tre punti all’Olimpico contro il Genoa, ma solo grazie a una clamorosa svista arbitrale. Inspiegabile come il direttore di gara o la VAR abbiano lasciato impunito il fallo netto di Florenzi su Pandev pronto a tirare in porta. I giallorossi hanno dimostrato di non essere ancora usciti dalla crisi di gioco, dimostrando una facilità disarmante nel subire i gol. Di Francesco ha solo rinviato nella sfida all’Allianz Stadium la possibilità di mangiare il panettone a Trigoria. Senza i leader come De Rossi e Dzeko questa squadra dimostra grosse lacune. Ma nonostante le proprie crisi personali le due romane sono ancora incorsa grazie al secondo passo falso del Milan. I rossoneri per la seconda volta hanno giocato dopo Lazio e Roma senza sfruttare le occasioni. Il deludente pareggio al Dall’Ara dimostra che le assenze pesanti per infortuni non possono essere l’unico alibi per Gattuso. Manca un’idea di gioco e il suo bomber Higuain non riesce più a sbloccarsi. A ridosso di queste quattro ci sono Sassuolo Sampdoria Torino e Sampdoria. Tutte troppo discontinue e senza un organico degno per l’Europa che conta. Squadre che però rendono accesa più che mai l’Europa League. I neroverdi tornano alla vittoria allo Stirpe con il ritrovato Berardi. La Sampdoria si sbarazza del Parma nel segno dell’immortale Quagliarella. Il Torino affonta nel derby ma per la prestazione fatta ne esce a testa alta. La Fiorentina torna alla vittoria dopo due mesi di digiuno nel derby toscano con l’Empoli. Non a caso la vittoria è arrivata con i gol dei suoi attaccanti come Simeone e Mirallas. Il Cagliari a corto dei suoi uomini chiave perde di misura nei minuti finali contro un Napoli rimaneggiato. Deludente infine lo scontro salvezza tra Spal e Chievo. Buffo pensare che i ferraresi erano a ridosso della Juventus nelle prime giornate di campionato e che ora siano in piena lotta retrocessione. Un pareggio a reti inviolate privo di emozioni, con le due squadre più preoccupate a non perdere che a vincere.