Carlo Regalia, ex DS della Lazio, è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:
“Situazioni come quella legata a Milinkovic-Savic bisognerebbe conoscerla dall’interno. A me è sembrato che la vicenda di mercato legata al giocatore si sia conclusa positivamente, col calciatore contento di restare alla Lazio, anche da ciò che si è evinto dalle sue dichiarazioni in merito. Il rendimento attuale però dimostra come non riesca ad esprimere le qualità già messe in mostra nella scorsa stagione, e questo dipende esclusivamente da lui. Deve acquisire la giusta mentalità per restare ad alti livelli, in questo la società e l’allenatore possono aiutarlo, ma sta a lui dimostrare agli altri e anche a se stesso di essere il campione dell’anno scorso.”
“La partita di stasera col Marsiglia sarà estremamente importante sul piano psicologico. La Lazio deve convincersi di essere più forte rispetto a quanto fatto vedere finora, la squadra è migliore rispetto al rendimento espresso fino a questo momento. I giocatori non devono essere appagati ma devono essere convinti delle loro qualità. Alcuni giocatori non devono essere convinti di poter risolvere la partita con guizzi individuali, senza capire che di fronte a campioni importanti, gli avversari fanno sempre la partita della vita.”
“Immobile per il lavoro che riesce ad esprimere in campo ha un rendimento paragonabile a quello di un fuoriclasse, pur non essendolo magari in senso assoluto. Riesce ad essere decisivo a tutto campo, anche quando magari non riesce a trovare il gol. E’ l’esempio del professionista a trecentosessanta gradi, che ha giocate decisive ma sa anche sacrificarsi per la squadra e per i compagni. Io ho avuto la fortuna di vivere a stretto contatto con un campione come Silvio Piola: bisognava sentirlo parlare e vederlo muoversi in campo. Era costretto a mettersi i parastinchi anche dietro i polpacci perché lo picchiavano, ma lui a sua volta picchiava più degli stopper: aveva una grinta straordinaria e te la trasmetteva solo sentirlo parlare.“
