di Alessandro DE CAROLIS

La prima giornata di ritorno del girone H è presentata dal tecnico Simone Inzaghi insieme al “Tucu” Correa. Una sfida delicata e importante per centrare il pass ai sedicesimi con due turni di anticipo. Inzaghi non si fida del Marsiglia, predica calma e concentrazione ai suoi. Molti dubbi di formazione: Marusic dal 1′ ma è ballottaggio Durmisi/Caceres sulla sinistra. Correa probabile titolare lì davanti. In cabina di regia tre maglie per un posto tra Parolo, Cataldi e Murgia. Anche Milinkovic dal 1′.

“Assolutamente no, non mi fido. Sappiamo che il Marsiglia è una grande squadra. Dovremmo ripetere la prestazione dell’andata. Il Marsiglia viene da tre sconfitte consecutive tra coppa e campionato. La partita in campionato l ho vista e sinceramente nel primo tempo meritava di andare in vantaggio”.

“Ne avevo giù parlato nella conferenza d’andata. Con Garcia c’è stima, è un collega. È una sfida che va fatta e preparata nel migliore dei modi”.

“Per quanto riguarda l’infermeria Badeji Leiva e Lulic, che si rivedranno domenica col Sassuolo. Gli altri stanno bene. Berisha ha le sue possibilità come gli altri. Abbiamo un allenamento oggi e il risveglio muscolare domani”.

“Per quanto riguarda la partita di domani dobbiamo essere bravi affinché gli episodi siano dalla parte nostra. La squadra deve avere l’approccio dell’andata.  Per il ruolo di “play” Parolo può farlo come al Vélodrome ma ci sono anche Cataldi e Murgia in quel ruolo”.

“Il ruolo di quinto di sinistra, non avendo Lulic e Lukaku abbiamo Durmisi e Caceres. Il primo è pienamente recuperato e guarito, mentre il secondo ha già giocato lì e mi ha dato ampie garanzie. Domani il Marsiglia avrà Thauvin che ha tanta qualità e non era presente nella partita d’andata. Abbiamo un allenamento e mezzo e dovremmo prepararci al meglio per questa sfida”.

“Io personalmente preferisco incontrare una squadra che viene da una vittoria. Perché quando vieni da una serie di sconfitte sai che devi avere una reazione. È una squadra ferita e quindi domani per noi sarà ancora più difficile rispetto a Marsiglia”.

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