Alla vigilia della sfida contro la Lazio, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha risposto alle domande dei cronisti presenti in sala stampa.




Keita sotto punta è un’ipotesi possibile, il senegalese ha già agito in questa posizione finora, teniamo in considerazione tutte le ipotesi di cui disponiamo e questa è una delle tante che può essere utilizzata.

Possiamo utilizzare tutti gli uomini che abbiamo in rosa ma l’importante è che ciascuno dei miei ragazzi non accetti passivamente gli episodi negativi che si sono manifestati nell’ultima partita. I giocatori devono reagire a ciò che non è andato come volevamo e ieri mi hanno mandato un segnale: non vogliono aspettare ma vogliono far sì che le cose vadano come ci auguriamo.




A fine stagione saremo soddisfatti se riusciremo a conseguire dei risultati importanti, ovvero delle vittorie nelle partite importanti tornano a ricollocarci nelle prime quattro della classifica, rimanendo in Champions League che ora diventa un riconoscimento o anche un titolo, al pari di quelli che vengono consegnati materialmente a fine stagione. Ci sono squadre forti e tutte ambiscono a questo. Ci sono avversarie reduci da anni in cima alle classifiche.

Stefan de Vrij è facile da analizzare, è una persona trasparente, chiara, pulita, il suo entusiasmo è incredibile, si allena bene, è un giocatore forte e sereno. Va avanti per la sua strada.

Della partita dello scorso anno ho il ricordo di una tifoseria in festa per aver raggiunto un traguardo importante, al termine di una sfida vinta tra mille difficoltà contro un grande avversario, ora dobbiamo tentare di ripeterci. In quel momento abbiamo festeggiato ma non vogliamo fermarci ad un tipo di successo simile, vogliamo crescere ed arrivare ad imporci in sfide di livello ancor più alto.




La nostra attesa è solo relativa alla partita: conosciamo l’orario della sfida ed il valore dell’avversario. Noi giocheremo la nostra partita.

Il segnale più importante è arrivato da come i ragazzi si sono allenati ieri, con quanta determinazione ed intensità sono scesi in campo ieri. Questa è la medicina per curare ogni difficoltà. Noi siamo in grado di sopperire a due fatiche importanti come il derby ed il Barcellona a livello psicofisico perché questa squadra ha la forza mentale ed anche un numero di giocatori per mettere sempre in campo una squadra fresca.

Nainggolan è un calciatore con le proprie peculiarità, ha esperienza da mettere a disposizione della squadra nelle gare di Champions ma in rosa abbiamo i giocatori per sostituire chiunque. Noi siamo una squadra, non dipendiamo da un singolo. Vogliamo essere un insieme di persone di valore in cui ogni singolo può portare il gruppo intero al conseguimento degli obiettivi. Chi ha sostituito il belga a Barcellona ha disputato un’ottima partita, ha fornito il proprio contributo per provare a mettere sul campo delle buone cose ma dobbiamo riconoscere anche i meriti degli avversari. Nel derby è stato sostituito ma la squadra è comunque riuscita a portare a casa i tre punti.

La nostra rosa è importante, tutti possono far sì che la squadra disputi una prestazione importante. Lautaro Martinez può agire al fianco di Icardi, senza però andare a snaturare le loro qualità, le scelte quindi vanno effettuate con alcuni accorgimenti relativi al momento della partita ma anche all’avversario. È però un’opzione che abbiamo utilizzato e che potremo riproporre. A Barcellona, il classe 1997 ha giocato una mezz’oretta.

Nainggolan tornerà a correre tra oggi e domani, vedremo la reazione che avrà il piede sul terreno di gioco poi valuteremo se andare a forzare o meno”.

(fonte: sslazio.it)






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