Empoli-Lazio sarà una gara speciale per un membro dello staff di Simone Inzaghi: il collaboratore tecnico Mario Cecchi incontra il suo passato.ù
C’è un volto particolare che s’intreccia con la prossima trasferta di Empoli. Il volto, tirato e pensieroso, di Mario Cecchi, collaboratore tecnico di Simone Inzaghi, grande conoscitore delle lande toscane.
Nato a Capraia e Limite, un comune di 7200 abitanti in provincia di Firenze che prende il nome da due paesi distinti, Cecchi ha militato per dieci anni nei ranghi del settore giovanile dell’Empoli.
Sei anni in panchina come allenatore dei Giovanissimi Nazionali, due anni con gli Allievi Nazionali e altri due con la Primavera. Cecchi può fregiarsi di ben quattro finali scudetto disputate, ma la soddisfazione più grande è stata quella di aver allevato, svezzato e lanciato giovani come Hysaj, Rugani, Pucciarelli, Dioussè.
“Vedere giocatori e bravi ragazzi come loro calcare il palcoscenico della serie A ripaga di tanti sacrifici, il raggiungimento dei risultati passa anche da questi piccoli grandi particolari”, ama ripetere.
Molto attento alla tattica, grande studioso delle potenzialità della sua rosa, nonchè di quella degli avversari, Cecchi è molto ascoltato da Inzaghi. Un rapporto nato anni fa, sui campi giovanili: i due si sono incrociati più volte, sono sorte battaglie agonistiche piuttosto accese, ma alla fine si sono sempre stretti la mano e congratulati a vicenda.
Match Allievi e Primavera, poi il corso da allenatore svolto insieme a Coverciano: la conoscenza diventa frequentazione, la frequentazione diventa amicizia. Inzaghi chiama Cecchi e se lo porta a Roma, quelle chiaccherate ancora oggi vanno in scena in panchina, sui campi di allenamento e, molto spesso, anche nei ritiri.
Ora, di fronte c’è un avversario che si conosce bene. Il ritorno a casa, da ex. Per Mario, quella contro l’Empoli non sarà mai una gara come tutte le altre…
(fonte: agenzia ufficiale sslazio)
