Bruno Pizzul è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Ricordo la cronaca di Birmingham, la vittoria della Coppa delle Coppe della Lazio, con grande emozione. Ero abituato ad avere al fianco un Fabio Capello sempre molto compassato, invece in quell’occasione non potemmo non farci trascinare da quella partita, con quella Lazio che merita un occhio di riguardo particolare nei ricordi della storia del calcio.




La Lazio è una squadra che riesce a combinare l’utile con il bello: ottiene risultati coniugandoli con un calcio spettacolare sotto il profilo estetico. Oltre ad essere un buon collettivo la squadra di Inzaghi ha anche delle individualità notevoli, con Tare che si è confermato un eccezionale scopritore di talenti. I biancocelesti fanno parte del ristretto novero di squadre che faranno parte della parte alta della classifica della Serie A.

Aver mantenuto i giocatori più importanti in rosa, come Milinkovic-Savic, Immobile e Luis Alberto, è un segnale molto importante anche per cementare il gruppo. Il serbo era stato dichiarato praticamente in partenza viste anche le grandi cifre a lui accostate, è rimasto invece alla Lazio testimoniando come la società sia ben decisa a preservare un gruppo di giocatori molto solidi e molto forti, pronti a dire la loro in campionato contro qualsiasi avversario.




Il compito di Roberto Mancini nella sua avventura in Nazionale sarà particolarmente complicato, è vero che i giovani in Serie A faticano ad essere utilizzati, pur facendo magari parte spesso di club importanti. Si va in prestito, si viene utilizzati col contagocce e per i nostri giovani, pur promettenti, c’è la difficoltà nel mettersi in mostra e nel maturare esperienze importanti. Va detto che quando allenava club come l’Inter anche Mancini non fosse troppo prodigo nel far giocare titolari i giovani italiani.






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