Carlo Pellegatti è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




A mio avviso il maggiore rimpianto per la Lazio nella scorsa stagione è il black out di Salisburgo, in una competizione in cui era arrivata al punto di poter andare fino in fondo. La Lazio di Inzaghi è una squadra viva e molto organizzata, con una qualità generale altissima dei suoi calciatori che non sempre viene riconosciuta. L’acquisto di Acerbi ha valorizzato ancor più la difesa e Immobile con il gol col Napoli ha dimostrato la sua classe. E’ chiaro che quando si arriva in alto i venti sono più freddi che in pianura: la Lazio era considerata una squadra normale, ora è nel novero delle grandi e aumentano anche le aspettative.




Il Milan rispetto alla Lazio ha l’handicap di essere una squadra di nuovo stravolta sul mercato, mentre la Lazio ha un impianto più collaudato. Contro la Juventus forse l’approccio poteva essere migliore, ma la base dei biancazzurri è rimasta invariata. Per i rossoneri la partita di venerdì sarà molto difficile ma vedo i giallorossi favoriti. Le squadre milanesi devono migliorare sotto molti aspetti, Lazio-Roma è già una sfida tra squadre più mature in questo momento.

Cristiano Ronaldo è arrivato a Torino in una Juventus già forte e già completa, che vuole sfatare però questo tabù della Champions League. L’acquisto di CR7 ha spostato Higuain al Milan e questo è stato probabilmente un vantaggio per i rossoneri. A Milano ci ha fatto sorridere l’accostamento a Immobile, il Milan non aveva assolutamente il denaro per comprare Immobile o Milinkovic-Savic, magari ci sono stati dei contatti preliminari per trovare delle formule, ma la Lazio non aveva intenzione di fare sconti per i suoi giocatori migliori e non ho mai creduto a queste possibilità.




Le quotazioni economiche dei giocatori le fa il mercato, se il Liverpool ha speso 80 milioni per Van Dijk per la difesa, Milinkovic-Savic può tranquillamente arrivare almeno a 120 milioni come valutazione. Ha tutto per essere un grande giocatore, ci sono ancora delle verifiche da fare per il passaggio da campione a fuoriclasse: sarà importante vederlo quest’anno essere in grado di trascinare la Lazio in contesti importanti, come ad esempio quello europeo.






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