L’avv. Gian Luca Mignogna è intervenuto sui 98.100 di RadioSei nella trasmissione “Non Mollare Mai” condotta da Alessio Buzzanca, facendo il punto sull’attività del Comitato Consumatori Lazio (anche alla luce delle recenti lamentele per il servizio di trasmissione in streaming delle partite di Serie A di DAZN) e sulla rivendicazione dello Scudetto 1915:




“Come Comitato Consumatori Lazio avevamo delle forti perplessità su come erano stati gestiti gli asset televisivi per questa nuova stagione. Avevamo l’impressione che in Italia e anche a Roma non in tutte le zone la connessione internet fosse uniforme e perfettamente funzionante: la riprova si è avuta già in Lazio-Napoli, con moltissime persone che non sono riuscite a vedere adeguatamente la partita su DAZN. Ora ci viene la curiosità di vedere cosa accadrà sabato prossimo quando sarà trasmessa una partita come Napoli-Milan che potenzialmente coinvolge circa 10 milioni di tifosi”.




Secondo noi ci troviamo solo di fronte alla punta dell’iceberg, all’inizio di una serie di potenziali problemi. La maggior parte degli sportivi non ha capito che con i nuovi pacchetti pay-tv non avrà in visione tutti i match di Serie A. Abbiamo sottolineato anche come gli episodi da VAR non saranno immediatamente disponibili alla visione degli utenti come l’anno scorso. In occasione del gol di mano di Cutrone in Milan-Lazio, Mediaset Premium fece vedere subito l’azione irregolare che invece venne mostrata su Sky solo nel secondo tempo. Sarebbe stato più giusto garantire anche in questa stagione la pluralità di immagini per tutti gli utenti che seguono le partite in tv, pluralità nella quale possono emergere fatti rilevanti anche per quanto riguarda le controversie arbitrali”.

E’ chiaro che se i problemi di visione dovessero proseguire, ci dovrebbe essere una ridefinizione del contratto pay-tv per gli utenti a cui non viene garantito il servizio. Per quanto concerne il Comitato Consumatori Lazio credo sia ragionevole ipotizzare come dopo il periodo estivo, quando potremo di nuovo convocare il consiglio direttivo, la questione sarà messa all’ordine del giorno e affrontata”.

“Recentemente per Laziostory.it ho messo a punto una statistica che evidenzia come la Lazio sia la squadra che ha subito più rigori contro nella storia del girone unico: le attenzioni della classe arbitrale non sono mai mancate nei nostri riguardi, ma ci faremo trovare sempre pronti grazie al Comitato Consumatori che resterà vigile su tutti gli aspetti di questa nuova stagione”.

Sullo Scudetto del 1915 la questione è assolutamente aperta: i media sono sempre molto attenti a criticare i comunicati della Nord, senza conoscere un mondo di cui non fanno parte e che non esitano a giudicare. Ci sono invece problemi più importanti che vengono ignorati, anche nel calcio, dove la governance federale manca ormai da due anni. Sarebbe primario che la FIGC riavesse presto il suo assetto istituzionale a posto, e in questo calderone la situazione dello Scudetto del 1915 sta diventando vergognosa: abbiamo trovato prove su prove, abbiamo scoperto che non esiste nessun provvedimento di assegnazione al Genoa, che la Lazio fu campione dell’Italia centrale e che la finale Sud non fu mai ufficialmente disputata. In merito al riesame grazie a Pasquale Trane e al Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento abbiamo anche trovato nuovi documenti che taglieranno la testa al toro e che divulgheremo al momento opportuno. In più c’è il parere della Commissione dei Saggi istituita dalla FIGC, che non ha fatto altro che ritenere l’ex aequo tra Lazio e Genoa l’unica soluzione per risolvere una questione che ha visto riemergere documenti dopo 100 anni di censura storiografica. Invito i laziali a ribellarsi a questo stallo, perché è un titolo che ristabilirebbe una verità storica e i veri equilibri del calcio nazionale e romano. Se la situazione non si risolverà, non escludiamo di ricorrere alla giustizia ordinaria, considerando che nessuno di noi della rivendicazione è tesserato FIGC e dunque non siamo legati alla clausola compromissoria”.



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