Pierpaolo Marino, ex DS di Napoli e Atalanta, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Il Mondiale non mi ha entusiasmato quest’anno, non ho visto grandi innovazioni anche a livello tattico o di gioco: tra l’altro non ci sono grandissimi fuoriclasse in grado di spostare da soli l’equilibrio delle partite, perché quelli che potenzialmente erano in grado di farlo sono usciti. Un po’ un Mondiale in tono minore, anche se le outsider arrivate in fondo alimentano l’interesse: visto che la finale più ovvia sembra essere Francia-Inghilterra, la mia finale è Belgio-Croazia, anche perché possono contare su campioni assoluti come Hazard, Lukaku e Modric.




Un possibile arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus avrebbe un significato positivo sia per i bianconeri, sia per tutto il calcio italiano che aveva bisogno di una star di primo livello come il portoghese, con tutto quello che ne consegue a livello di indotto e risonanza mediatica. La valorizzazione della Serie A passa anche da operazioni come questa.

La Lazio è stata la vera rivelazione dello scorso campionato, sia dal punto di vista del gioco, sia dal punto di vista dello spettacolo, guardare le partite dei biancazzurri era un vero piacere e di questo va dato merito a Simone Inzaghi. Non credo che la Lazio riuscirà a confermare tutti, ma la continuità nel calcio paga sempre e mantenere l’ossatura dell’anno scorso sarebbe fondamentale. Conoscendo le dinamiche del mercato però non credo che tutti potranno essere trattenuti, ma al tempo stesso la Lazio ci ha sempre abituato a veder adeguatamente sostituiti coloro che sono partiti.




Al momento credo sia l’Inter la squadra ad aver fatto meglio sul mercato: l’anno scorso ha vissuto un po’ di alti e bassi, ma su una base già importante ha inserito giocatori forti e funzionali al progetto di gioco e tattico di Spalletti. Vedremo alla fine su quale rosa potrà contare la Roma, che per ora mantiene inalterate le sue potenzialità rispetto all’anno scorso. Ho poi un dubbio sulla collocazione tattica di Pastore nel gioco di Di Francesco.






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