Paolo Monelli è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air:




Questi Mondiali a dire la verità non mi hanno entusiasmato più di tanto finora, alcune partite come quelle di ieri non sono state straordinarie, ci sono squadre che comunque hanno dimostrato di avere buone individualità, ma è importante anche la continuità in un torneo come questo: basti vedere la Croazia che dopo un’ottima prima fase ha fatto davvero tanta fatica contro la Danimarca.




La Francia ha un giocatore come Mbappé che nonostante la giovane età ha già una buona esperienza alle spalle: è un prototipo di giocatore modello, ha velocità, tecnica e personalità, ha tutto per essere la stella dei prossimi dieci anni. Neymar è un altro giocatore che ha nelle corde qualcosa di diverso, sono giocatori che sono un po’ in estinzione, capaci di saltare l’uomo e creare superiorità numerica.




La Lazio già lo scorso anno ha cambiato molti elementi importanti, eppure ha dimostrato di saperli sostituire bene, restando nella lotta per i primi posti. Il sacrificio di Milinkovic-Savic peserebbe, purtroppo di fronte ad un’offerta irrinunciabile non si potrà dire di no. Secondo me 150 milioni sono troppi per qualunque calciatori, Coutinho stesso non vale i 160 milioni pagati dal Barcellona sulla carta, ma la verità è che è il mercato che fissa i prezzi.




Non ero molto convinto di Immobile quando è arrivato alla Lazio, poi mi sono dovuto ricredere a suon di gol: è un giocatore generoso, veloce, che dà sempre il massimo. Probabilmente a livello tecnico non è un campionissimo, ma si può sempre fare affidamento su di lui e soprattutto sui suoi gol. Senza considerare quanto è benvoluto nel gruppo e l’attaccamento che ha dimostrato alla squadra.

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