Il mister dell’impresa della Lazio del -9, Eugenio Fascetti, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Prima di Lazio-Vicenza ho detto poche parole ai giocatori, anzi forse c’era il rischio che i giocatori arrivassero sin troppo carichi al match. Ricordo solo che trovammo un portiere incredibile, Dal Bianco, che poi è sparito dalla circolazione ma negò almeno cinque gol fatti prima della rete di Fiorini. Fu bravo il Bomber a sbloccare il risultato, quando veniva servito in quella maniera lì difficilmente sbagliata: dentro l’area di rigore Giuliano era un fenomeno. Era una persona fantastica, sapeva aggregare la squadra ed era un giocatore anche più importante di quella che era la sua cifra tecnica.




Gli spareggi furono uno sforzo supplementare richiesto a quella squadra che perse qualche punto nel finale dopo essere partita in maniera straordinaria. Contro il Taranto nella prima partita perdemmo per un gol in netto fuorigioco, prima di Lazio-Campobasso come in Lazio-Vicenza non c’era motivo di parlare troppo. Le motivazioni erano scontate e per fortuna andò tutto bene.




Interviene Fabiana Fiorini, figlia dell’indimenticabile bomber Giuliano:

Quel 21 giugno 1987 io non ero neanche nata, poi mi è stato raccontato cosa significasse quel giorno per Giuliano e per la Lazio. Da ieri mi arrivano messaggi e questa è una cosa che ogni anno mi emoziona molto. Ci tengono sempre a ringraziare i tifosi, a nome di tutta la famiglia, per l’affetto che continuano a dimostrarci.




Il mister Fascetti e la Lazio attuale:

La stagione è stata strepitosa, anche il lavoro di Inzaghi è stato davvero notevole. A voler trovare un difetto, oltre a qualche gol di troppo preso, va evitato qualche calo di intensità costato caro in alcune partite. Ci voleva poco a riconoscere che Milinkovic-Savic era stata un’intuizione straordinaria della società: certo, da tifoso vorrei tenere tutti i giocatori più forti, ma di fronte a certe cifre è dura che il club possa dire di no. Milinkovic è un giocatore a tutto campo, col fisico che ha riesce a mettere in mostra un’abilità nello stretto fuori dal comune: secondo me è un fuoriclasse.



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