di Alessandro DE CAROLIS
Sono cominciati con la 35° giornata gli ultimi 360′ della Serie A Tim 2017/2018. Tanti verdetti ancora in palio, ma alcuni che cominciano ad avere dei contorni ben definiti. Cominciando dall’altro verso il basso della classifica la lotta scudetto ha avuto una ribalta incredibile. Il Napoli, dopo l’incredibile e inaspettata vittoria all’Allianz Stadium, crolla miseramente a Firenze. Un 3-0 secco a dimostrazione di una partita mai giocata dai partenopei forse troppo distratti dai festeggiamenti dell’intera settimana oppure troppo delusi dalla modalità della vittoria della Juventus a San Siro. Nessuna delle due cose può essere usata come giustificazione per un crollo così verticale che lo stesso Sarri ha dovuto ammettere a fine partita. Dal canto suo i bianconeri ringraziano e rivanno a +4 con 3 partite alla fine. Corsa pazza anche in chiave Champions con Roma e Lazio a tentare la fuga ai danni dell’Inter. Per i giallorossi è stato tutto facile nell’anticipo pomeridiano del sabato contro un Chievo con un piede già nella fossa della Serie B. Un 4-1 risolto senza patemi d’animo, utile soprattutto per non sprecare energie in vista del ritorno col Liverpool. La Lazio invece continua a stupire e incantare vincendo anche contro la sfortuna. Nei primi minuti perde prima il suo bomber Ciro Immobile, poi sbaglia un calcio di rigore con Luis Alberto (rigore che mancava dal derby d’andata con la Roma). Milinkovic torna ad essere il top-player nel momento ideale e trascina la Lazio a una vittoria sofferta ma meritata su un campo ostico come quello di Torino. Inzaghilandia merita la Champions per quanto fatto in campo. L’Inter invece perde ma convince, forse tradita dal suo stesso allenatore con dei cambi fatali negli ultimi minuti di gioco. I nerazzurri infatti nonostante l’uomo in meno dopo poco più di un quarto d’ora non si demoralizzano neanche al vantaggio iniziale della Juventus. Rimontano clamorosamente e nella ripresa vanno sul 2-1 con l’autogol di Barzagli. Spalletti sbaglia il cambio Icardi-Santon e l’Inter perde pericolosità viste le condizioni fisiche precarie di Perisic e Candreva. La Juve ne approfitta e alza il baricentro fino a trova il nuovo vantaggio in 2′. Ora più che mai i biancazzurri sono padroni del proprio destino. In zona Europa League vincono tutte eccetto il Torino. Il Milan soffre ma vince al Dall’Ara contro un Bologna contestato dal pubblico. La Fiorentina non pensa alla storica rivalità con la Juventus e smonta i sogni scudetto del popolo partenopeo. L’Atalanta invece va sul velluto nel match casalingo contro il Genoa già salvo e senza obiettivi. Da segnalare il giovane Barrow al suo 2 gol in 3 partite. In zona retrocessione tutto viene smosso dalla vittoria della Spal sul Verona (penultimo e ormai quasi spacciato). Con i tre punti la squadra di mister Semplici vola al quart’ultimo posto inguaiando il Chievo (terzultimo). Con 31 punti però il Chievo può ancora sperare vista una classifica molto corta nei piani bassi della classifica (Udinese 34, Crotone 34, Spal 32). Le ultime tre giornate non deluderanno di certo le aspettative.