di Alessandro DE CAROLIS
Ecco le pagelle di Salisburgo-Lazio, match di ritorno dei quarti di Europa League. Crollo totale della Lazio nell’ultima mezz’ora di gioco. Bocciati tutti, dal primo all’ultimo. Umiliazione europa per i biancazzurri.
Strakosha 4: al 5’ va giù molto rapidamente e disinnesca la conclusione dell’attaccante coreano Hwang. Male malissimo sul tiro dalla distanza di Haidara. Male anche sul terzo gol. Da rivedere assolutamente
Luiz Felipe 4: Al 32’ scivola sull’azione di Berisha che però non ne approfitta e permette a Basta di recuperare palla. Sua la deviazione sfortunata a spiazzare Strakosha sul gol del pareggio di Dabbur. Nella ripresa prende un giallo e crolla del tutto insieme ai suoi compagni di reparto.
De Vrij 4: da rivedere al 5’ quando la palla per Hwang arriva per vie centrali, ovvero la sua zona di competenza. Una ripresa imbarazzante, non tiene più botta agli avversari e si fa bucare ripetutamente. Peggior partita stagionale.
Radu 4: qualche brivido nei primi minuti quando è andato a vuoto su un colpo di testa avviando così il contropiede austriaco. Unica sbavatura di una prima frazione più che sufficiente. Non si accorge di Hwang in occasione del 4-1.
Basta 5.5: al 5’ fa una diagonale tardiva su Hwang sul taglio dalla sinistra del coreano ben fermato da Strakosha. Dusan viene servito poco sulla destra, mancano le sue accellerate come all’andata nell’azione del vantaggio laziale. Al 30’ legge bene l’attacco austriaco e con un diagonale chiude sul nascere l’azione. Nella ripresa cala e Inzaghi lo cambia per avere forze fresche sulla fascia (dal 60’ Lukaku s.v: praticamente nullo)
Parolo 5: tanto lavoro di contenimento con una corsa a tutto campo. Essenziale in entrambe le fasi di gioco. Nella ripresa affonda insieme ai suoi compagni e non fa più filtro ne recupero palloni.
Leiva 5: lavoro di filtro davanti alla difesa ma con inserimenti in area di rigore decisivi. Conuista al 18’ un calcio d’angolo concludendo dal limite. Lucas è l’uomo imprescindibile del centrocampo biancazzurro (dal 77’ st Nani s.v: nullo anche lui)
Lulic 5: un altro Senad rispetto alla gara con l’Udinese, la benzina nelle gambe c’è e si vede con le sue corse sulla fascia sinistra. Nella ripresa ha un’occasione al 61’ ma tarda la conclusione per calciare di destro. Sparisce anche lui nel cambiare fascia.
Luis Alberto 5,5: molto attivo lo spagnolo alle spalle di Ciro. Le sue giocate sono fondamentali per le manovre biancazzurre. Da posizione centrale al limite dell’area vede al 42’ l’inserimento di Immobile e lo serve con un filtrante millimetrico. Lo spagnolo sembra parlare con il pallone. Suo l’assist per la rete di Immobile, un lancio verticale da centrocampo per l’inserimento dalla sinistra del centravanti laziale. Al 72’ spara in bocca a Walke sprecando un’occasione d’oro per riportare la Lazio in vantaggio
Milinkovic 5: si vede molto sulle palle aeree nei cross in area austriaca. Al 39’ ottimo uno-due con Immobile prima della conclusione del numero 17 laziale. Dopo un buon primo tempo, nella ripresa finisce la benzina e la sostituzione è scontata (dal 70’ st Felipe Anderson 4.5: all’andata era entrato e aveva spaccato la partita, questa volta si vede il vecchio Felipe: spento)
Immobile 5.5: molto attivo Ciro sul fronte d’attacco nella prima parte di gioco seminando il panico nella difesa austriaca. Al 39’ spreca una preziosissima palla-gol in posizione decentrata sulla sinistra. Conclusione masticata di facile lettura per l’estremo difensore austriaco. Al 42’ altra palla-gol ancor più nitida davanti a Walke che para col piede una conclusione non troppo convinta di Ciro. Lì serviva uno scavetto a mettere fuori causa il portiere. Terza palla-gol al 3’ della ripresa davanti a Walke, con Ciro indeciso se calciare o superare il portiere. Sigla la rete del vantaggio al 55’ piazzandola sotto l’incrocio.
All. Inzaghi 5: il crollo dei suoi ragazzi non è certo colpa sua, però in questi casi l’allenatore finisce quasi sempre sul banco degli imputati. La partita si era messa nel migliore dei modi, ma è mancata la mentalità vincente. Un ingrediente fondamentale in Europa. Sconfitta brutta, pesante, umiliante. Ora testa al derby per salvare il salvabile.