di Daniela BONFA’

Nell’intervista pubblicata da Sky Sport per la rubrica “Europa League Preview”, l’attaccante biancazzurro ha parlato della sua carriera, delle sue esperienze internazionali, sino alla definitiva consacrazione nella prima squadra della capitale. Ecco le sue parole:

“In Germania sono partito bene perché giocavo e riuscivo a segnare. Poi la squadra ha cominciato ad andare male ed anche io ho avuto una fase di calo. A quel punto sono voluto andare via e c’era il Siviglia come opportunità. Non ho mai avuto molte chance per mettermi in mostra e quando le avevo facevo anche bene, ma poi venivo sempre fatto fuori. È normale, nel calcio bisogna fare delle scelte e come le facciamo noi calciatori devono farle anche gli allenatori per fare la formazione. Proprio per questo non ho mai protestato, ma ho soltanto chiesto alla società di andare via per potermi ritrovare”.

“Alla Lazio ho sempre dato il massimo dall’inizio e ho sempre ricevuto tanto affetto. Mi piace definirmi una persona umile, simpatica e molto socievole. Metto sempre tutto in campo per portare la squadra al massimo risultato. Non mi piace perdere, credo si veda anche da fuori ed è una cosa che mi porto dentro da quando sono piccolo”.

“Soprattutto quest’anno abbiamo raggiunto una grande unione di squadra. Passiamo molto tempo insieme tra ritiri di campionato, Coppa Italia ed Europa League. Forse ora sto più con la squadra che a casa. È importante creare un bell’amalgama, non sempre è semplice quando si è in uno spogliatoio”.

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