di Alessandro DE CAROLIS

“Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. Continua presso l’Istituto Leonardo da Vinci (in via Cavour) l’iniziativa nelle scuole introdotta e voluta fortemente dalla società biancazzurra. Oltre a Simone Inzaghi e Arturo Diaconale presente anche il falconiere Juan Bernabé. Luis Nani, Luca Crecco e Davide Di Gennaro hanno affrontato svariati temi, focalizzando la discussione sulla promozione della formazione della cultura sportiva, sulla diffusione dei principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta. Tutto ciò al fine di educare gli adulti del domani a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni.

Arturo Diaconale:

“Creare un rapporto con gli studenti è molto importante. Nella vita possono cambiare molte cose, ma la squadra del cuore non si cambia mai. Stabilire questo tipo contatti è di fondamentale importanza: ci auguriamo di poter trasmettere in occasioni simili, la passione per i nostri colori. Vi ringraziamo, dunque, per averci ospitati quest’oggi nel vostro Istituto”

Juan Bernabé:

“Olympia ha solo 13 anni ed un’aquila come lei può vivere anche fino ad 80 anni. Il mio compito è rispettarla e stabilire una grande amicizia con lei, proprio come se fosse una persona umana. Dopo aver vissuto per tanti anni nell’ambiente calcistico, posso dire che i calciatori sono persone come noi che, nel privato, hanno una vita molto riservata nonostante vivano grandi emozioni per la professione che svolgono. Il tifoso credo che debba rispettare i propri beniamini e sostenerli fino alla fine. Questo è molto importante. Un’aquila come Olympia, in natura, mangia solitamente volpi artiche ed oche. Il nostro rapace, però, è cresciuto in cattività e si ciba prevalentemente di pollo ruspante, essendo una carne che contiene tanto sangue, e salmone. È molto importante che Olympia mangi anche ossa e del piumaggio, in modo tale da seguire una nutrizione molto vicina a quella naturale”.

Luis Nani:

“Ho sempre giocato rispettando il Fair Play: gran parte dei calciatori segue le regole per rispettare lo sport e tutti i compagni che sono in campo. Quando c’è lealtà, si gioca meglio a calcio e ne beneficiano i tifosi, gli spettatori e tutti gli amanti dello sport. Il pallone è una disciplina non violenta e giocare seguendo il Fair Play è una priorità per noi professionisti. Trasmettere tranquillità è molto importante, soprattutto per coloro che osservano il calcio per distrarsi da momenti difficili e da situazioni personali particolari: far capire a queste persone che non sono sole, è fondamentale. Nel calcio le cose possono andar bene un giorno e possono andar male il giorno successivo, l’importante è avere dei compagni, un mister ed uno staff che ti facciano sentire la loro vicinanza. Quando è così, tutto passa velocemente. Nello spogliatoio vige un regolamento interno per la squadra e dobbiamo rispettarlo, a volte è difficile seguirlo soprattutto per quanto riguarda gli orari: spesso dobbiamo arrivare molto preso al Centro Sportivo e spesso siamo stanchi a seguito dei tanti impegni che affrontiamo settimanalmente. È difficile per questo arrivare sempre puntuali, ma diamo il massimo per seguire il regolamento che è fondamentale per una squadra: in questo modo, riusciamo a dimostrare il nostro carattere. Con i tifosi abbiamo un rapporto molto buono, non ho avuto molte opportunità per dimostrare il mio valore come accaduto in passato e non ho ancora avuto occasioni per rendere felici i nostri tifosi. I sostenitori biancazzurri si aspettano di più da me, ma so che sono al mio fianco e credo ancora in quello che posso fare in futuro. Il rapporto con loro è importante perché devono essere sempre con noi ed è importante sentire il loro supporto: la Lazio è fortunata perché abbiamo tanti tifosi che accorrono in ogni gara e che si fanno sentire sul campo. Abbiamo vinto spesso grazie all’aiuto dei nostri sostenitori”

 

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