L’avvocato Gian Luca Mignogna è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air:




Per la Lazio in questa stagione ci sono due campionati, uno sul campo e uno fuori dal campo. In quest’ultimo caso i laziali veri sono chiamati a combattere la loro battaglia, tanti poteri mediatici e istituzionali si stanno dimostrando contrari alla Lazio. C’è stata una sequela di errori e di applicazioni errate del protocollo VAR inconfutabili, così come continua ad essere negato lo Scudetto del 1915. Bisogna dimostrare che c’è un mondo Lazio compatto e unito dietro i propri colori.




Domani a via Allegri i tifosi laziali avranno una grande occasione: sia il Comitato Consumatori Lazio, sia la Consulta Biancazzurra legata alla rivendicazione dello Scudetto 1915 saranno presenti alle ore 18.00 al sit-in. E’ giusto che ci sia questa presenza, è significativo essere lì domani perché è l’occasione giusta per dimostrare compattezza, forza e unità. Per il Comitato Consumatori sono giorni importantissimi: abbiamo completato l’atto di significazione e diffida che sarà notificato all’AIA, alla FIGC, all’UEFA, alla FIFA e all’IFAB. Sarà questo il passo decisivo per poter poi formalizzare la class action. Importante anche ricordare che presto il Comitato Consumatori Lazio renderà note le modalità per rendere possibile l’adesione online, per venire incontro alle richieste che ci sono arrivate da tutta Italia.




E” giusto sottolineare la differenza con la Consulta Biancazzurra, ora presieduta da Alessandro Soddu e creata con il fine di appoggiare le iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla rivendicazione dello Scudetto 1915. Essendo un comitato di fatto, non sarebbe legittimata a muoversi a livello giudiziario. Lo statuto del Comitato Consumatori Lazio, invece, prevede che lo stesso possa intervenire ogni volta che si presenti una violazione dei diritti dei laziali in quanto consumatori allo stadio o con le pay tv. La questione dello Scudetto del 1915 sarebbe importante anche per il blasone del club e la ripartizione delle risorse dei diritti tv: sotto questo aspetto, é configurabile quel che si chiama nesso eziologico per poter intervenire se la questione venisse ancora ignorata. Mi auguro però che in FIGC la rivendicazione trovi il suo sbocco naturale e inevitabile, sarebbe quantomeno illecito che per questioni campanilistiche o politiche venisse ignorata una decisione che di fatto la Commissione dei Saggi ha già preso.



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