di Alessandro DE CAROLIS 

Ecco le pagelle della semifinale d’andata Milan-Lazio, il primo pass per accedere alla finale dello stadio d’Olimpico contro una tra Juventus e Atalanta. Uno 0-0 con luci ed ombre, è mancato il gol fuori casa che in una gara di coppa è un fattore importante. Sugli scudi Immobile, Luiz Felipe, il debuttante Caceres e Leiva. Tutta la squadra ha girato bene e creato molto, è mancata però la zampata finale.




Strakosha 6: nella prima frazione non si è praticamente sporcato i guantoni. Spettatore non pagante, compie solo giocate di ordinaria amministrazione. Nella ripresa fa la sua prima parata su Cutrone. Un intervento tutt0 di riflessi. Thomas è sempre pronto e reattivo anche nelle partite dov’è meno impegnato, fattore essenziale per un vero portiere.

Caceres 6.5: debutta finalmente con la maglia della Lazio. Dimostra di essere un valore aggiunto per la sua solidità difensiva e un piede educato a cambi di gioco perfetti. Soffre un pò di più nella ripresa ma non da mai segnali di cedimento. Un segnale importante per mister Inzaghi.

Luis Felipe 7: Sostituisce l’imprescindibile De Vrij e nella prima frazione sembra cavarsela bene contro Kalinic. Si fa notare anche in avanti sugli sviluppi di un calcio. Nella ripresa ci mette al faccia in tutti i sensi respingendo una conclusione di Locatelli nell’area laziale. Inzaghi lo ha sempre incoronato come l’ideale sostituto di De Vrij e il campo gli dà ragione. Davvero un’ottima partita per il giovane talento brasiliano.




Radu 6.5: Stefan quest’oggi è il leader della difesa biancoazzurra vista la presenza del giovane Luis Felipe e il debuttante Caceres. Dalle sue parti non si passa mai nel primo tempo. Prende un giallo per un fallo su Biglia (gioco pericoloso). Partita di sostanza per festeggiare al meglio i suoi dieci anni di Lazio.

Basta 6.5: rileva l’acciaccato Marusic e rispetto a domenica Dusan offre più esperienza e copertura. Prova la conclusione sul suggerimento di Anderson ma dimostra di non essere la sua specialità della casa. Brillante nel primo tempo, un pò meno nel secondo per mancanza di benzina nelle gambe e l’ingresso in campo di Calhanoglu.

Parolo 7: Si conferma sempre preziosissimo nel gioco di Inzaghi con la sua presenza in entrambi le fasi di gioco. Nella ripresa si fa vedere di più sugli inserimenti e la sua prestazione sale (dal 76’ Nani 6: corre molto a tutto campo per aiutare i compagni nel finale con la sua freschezza fisica. Entra in un momento difficile e deve pensare più a difendere che a offendere. Prova la conclusione al 86’ sul suggerimento di Lulic ma strozza la conclusione sul fondo senza impensierire Donnarumma)




Leiva 7: eleganza e precisione nel rubare palla a Kessie al 19’ nell’occasione di Immobile. Appare rigenerato rispetto alla partita di domenica sin dai primi minuti. Partita suntuosa nel primo tempo, rasente la perfezione. Nella ripres

Lukaku 7: per la prima volta parte bene sin dal primo minuto dimostrando di non essere solo un’arma da partita in corso ma anche una soluzione da 90’. Molto attivo sulla sinistra con le sue accelerate sofferte non poco da Abate. Preciso anche negli appoggi e nei cross in area. Deliziosa la sua pennellata per Leiva. Altra pennellata per Immobile al 60’ con un pallone teso e preciso.

Milinkovic 7: gioca più arretrato rispetto al solito, il duello tutto fisico con Kessie lo vince molto spesso lui. La sua fisicità e le sue giocate sono l’arma in più di questa Lazio. Nella ripresa cresce con l’ingresso di Luis Alberto




Anderson 6.5: Felipe inizia subito bene con le sue accellerate. Bravo nel servire a Immobile una palla d’oro al 19’. Pressa e rincorre Biglia per oscurare il gioco rossonero, più di una volta recupera infatti palloni preziosi per le ripartenze. Nella ripresa cala d’intensità e il cambio diventa inevitabile (dal 61’ Luis Alberto 7: il suo ingresso in campo rivitalizza la Lazio e si creano palle-gol a ripetizione. È il regista offensivo nello scacchiere di Inzaghi. Lo spagnolo incanta e da fiducia ai compagni con la sua sola presenza.

Immobile 7: al 19’ è sua la prima palla-gol della partita. Lanciato in profondità salta Romagnoli di netto e sul vertice sinistro dell’area piccola spara malamente sul fondo. Un’occasione d’oro, creata nel migliore dei modi da Ciro sprecando tutto nella finalizzazione. Al 60’ va vicinissimo al vantaggio con un colpo di testa in area piccola salvato in extremis da Donnarumma. Al 69’ Abate gli devia in angolo un tiro insidiosissimo diretto all’incrocio dei pali (dal 82’ Lulic 6.5: ha pochi palloni ma li tocca bene. Prezioso Senad in entrambe le fasi.)




All. Inzaghi 6: uno 0-0 da vedere col bicchiere mezzo pieno. Il gol non realizzato fuoricasa in coppa non è una bella cosa, ma un pareggio a reti inviolate in un campo maledetto come San Siro può starci. Uno stadio che a tinte rossonere non ha mai portato bene negli ultimi 29 anni. Ora la finale dipenderà dai 90’ dell’Olimpico. La squadra ha reagito e giocato una partita opposta a quella di domenica. Il gioco c’è stato, è mancata la zampata vincente.



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