Class action pronta a partire, con più di 600 adesioni tramite l’email:
aquila1915@libero.it

ROMA – Le accuse di Simone Inzaghi, furioso a San Siro dopo lo spareggio Champions con l’Inter, sono le stesse del popolo della Lazio: non si discute il Var, ma la corretta applicazione. E sta montando una protesta clamorosa, senza precedenti, portata avanti dai tifosi o dai cosiddetti “consumatori”, abbonati all’Olimpico per le partite della squadra biancoceleste oppure alle pay per view. Una class action gratuita e ufficiale nei confronti dell’Associazione Italiana Arbitri. I promotori sono gli avvocati Gian Luca Mignogna e Pasquale Trane, hanno raccolto oltre 600 adesioni, chiuderanno l’elenco entro sabato 6 gennaio e poi presenteranno formalmente l’istanza al Tribunale Civile di Roma. La protesta nasce dopo i torti arbitrali subìti dalla Lazio. «L’obiettivo principale sarà quello di far accertare l’illegittima applicazione del protocollo VAR nelle partite Roma-Lazio, Lazio-Fiorentina e Lazio-Torino» ha spiegato l’avvocato Mignogna, lo stesso che aveva raccolto le firme attraverso una petizione popolare per chiedere il riconoscimento (ex aequo con il Genoa) dello scudetto 1915. «L’obiettivo consequenziale, più complicato ma non impossibile, sarà poi ottenere l’annullamento su tali basi degli atti e delle refertazioni arbitrali che determinerebbero automaticamente la nullità dell’omologazione delle suddette partite».

(Fonte: Corriere dello Sport – Fabrizio Patania)

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