di Alessandro DE CAROLIS
Una 18° giornata di Serie A condita dal sapore magico del Natale in cui non sono mancate le solite sorprese. Delle cinque “big” è la Lazio ad aprire le danze nel “lunch match” delle 12:30 travolgendo nella ripresa il Crotone. Una vittoria bella e convincente dalle molteplici notizie positive: il ritorno al gol di Ciro Immobile, il primo gol in campionato di Felipe Anderson dopo l’infortunio, un Lulic strepitoso in una posizione centrale di campo a dimostrazione della sua duttilità e il primo gol di Jordan Lukaku. I biancoazzurri, con un modesto ed oculato turnover in vista della delicata sfida di coppa italia con la Fiorentina, ci hanno messo un pò per superare il muro calabrese davanti a Cordaz. Il gol di Lukaku, propiziato da un super Immobile, a dato il via alle danze biancoazzurre per festeggiare al meglio il Natale con i suoi 45.000 tifosi. Inzaghi ha ritrovato la vittoria all’Olimpico che tanto desiderava e può preparare al meglio la prossima sfida a San Siro con l’Inter. Inter caduta a sorpresa al Mapei Stadium per 1-0. Falcinelli inguaia i neroazzurri con la seconda sconfitta consecutiva lanciando il primo campanello d’allarme. L’ingranaggio perfetto montato da Spalletti s’è inceppato, e il rigore sbagliato da Icardi ne è la prova. Una partita opaca, sottotono, senza la solida solidità difensiva e senza il vero Perisic. Il croato sembra aver un calo fisico, non salta più l’uomo e senza lui e l’assist-man Candreva il gioco ristagna. Il Napoli invece ottiene i tre punti tra le mura amiche del San Paolo contro un’ottima Sampdoria. I partenopei hanno dovuto sudarsi questa vittoria dovendo rimontare lo svantaggio per ben due volte. Mertens ancora non si è sbloccato, ma i suoi due assist sono stati un primo segnale di ripresa. Insigne ha dimostrato di aver smaltito del tutto l’affaticamento, mentre Hamsik col gol del 3-2 finale è entrato nella storia del Napoli superando in gol un certo Diego Armando Maradona. Altra giornata da dimenticare per il Milan con la sconfitta casalinga contro l’Atalanta. La “cura Gattuso” non sembra aver cambiato i problemi già esistenti con Montella. La squadra sembra mancare sia di personalità che di identità. Con l’ottava sconfitta in diciotto partite è per ora il peggior campionato della storia recente del Milan. Ora tocca alla società inventarsi qualcosa per cambiare la rotta. Un ritrovato Destro porta alla vittoria il Bologna per 3-2 contro il Chievo, Babacar invece salva Pioli e regala alla Viola una vittoria di misura contro il Cagliari. Il Toro butta all’aria il doppio vantaggio con la doppietta di Iago Falque e si fa rimontare da un’ostica Spal. Oddo sembra aver rigenerato e potenziato l’Udinese. Alla sua guida i friulani hanno cambiato completamente rullino di marcia, ha rilanciato un giocatore appannato come Jankto e consacrato il vero talento della squadra: Barak. Il 4-0 alla Dacia Arena contro un’impotente Verona è la prova di quanto fatto fino ad ora dal tecnico. Vittoria di misura e all’ultimo istante anche per il Genoa di mister Ballardini. Lapadula al 47′ della ripresa si procura e realizza il gol decisivo. I grifoni hanno sfatato il tabù del Marassi. Infine, nel posticipo serale, la Juventus liquida la Roma con il classico gol dell’ex (Benatia). Il tema degli “ex” è stato il tema forte di questa partita. Szczesny ha salvato più volte la porta bianconera, Benatia ha segnato il gol decisivo e nel finale Pjanic ha preso una traversa (gol salvato da un super Allison)