di Alessandro DE CAROLIS 

In questa 16° giornata di Serie A si alza un vero polverone mediatico dopo il posticipo del Lunedì tra Lazio e Torino. Una gara che avrebbe potuto dire tanto per i biancoazzurri visti i pareggi di Napoli, Inter, Juventus e Roma. Una vittoria avrebbe portato la Lazio in zona Champions, ma ormai è chiaro che così non dovrà essere. La squadra di mister Inzaghi, dopo esser stata penalizzata nelle ultime tre partite tra Roma, Fiorentina e Sampdoria subisce quest’oggi il “delitto perfetto”. Una partita condizionata, cambiata e decisa dall’arbitro Giacomelli e dall’addetto al Var Di Bello. Un rigore così netto e solare era visibile a occhio nudo anche dall’ultima fila in alto dello stadio Olimpico. Quando Giacomelli è stato chiamato al Var tutti i laziali, e tutti i tifosi di altre squadre davanti alla tv, avranno pensato alla chiamata per il fallo di mano di Iago Falque. Invece no, è stato espulso Immobile per un presunto e quanto mai inventato colpo in faccia al granata Burdisso. Colpo mai avvenuto e inventato. Lo stesso Burdisso ha detto all’arbitro di non esser stato colpito. Un tale episodio fa passare la voglia di commentare ogni singola partita. come detto dallo stesso Inzaghi a fine partita. Era la giornata perfetta per la Lazio, per sognare in grande un posto in Champions. Juventus ed Inter s’erano fermate su uno 0-0 a reti bianche come la stessa Roma contro il Chievo. San Sorrentino fa veri e propri miracoli per negare in più occasioni il gol alla Roma. 0-0 anche tra Napoli e Fiorentina a confermare la crisi dei partenopei a corto di fiato e di ricambi validi. Il pareggio della Sampdoria contro il Cagliari, grazie alla paperona di Viviano, era un’altra buona notizia per i biancoazzurri. Ma in Lazio-Torino nulla va come sarebbe dovuto andare. Una sconfitta pesante che brucia alla squadra e ai suoi tifosi. Uno scempio per chiunque ami il calcio. Ora si dovranno dare delle risposte e delle spiegazioni. Il VAR avrebbe dovuto eliminare l’errore umano e garantire più sicurezza. Ora con tutte le immagini possibili con tanto di moviola e fermo-immagine sparisce la buona fede. Di fronte ad errori così palesi e così ripetuti sulla Lazio non si può non pensare a un “progetto” già definito. Ora la Lazio sà che dovrà vincere le partite lottando contro tutto e tutti.

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