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Eraldo Pecci: “Lazio non all’altezza nel derby. FIGC, occasione per ripartire”

foto © Antonio FRAIOLI

di Fabio BELLI

Eraldo Pecci è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Una prima opinione sulla crisi della Nazionale e della FIGC:Il flop è stato enorme, i responsabili devono per forza renderne conto. L’allenatore è il personaggio più in vista, ma non può essere solo lui a pagare. Come dice il proverbio, deve pagare anche la testa del pesce, e al di là dei risultati sportivi la figura di Tavecchio ha lasciato perplessi già in diverse precedenti occasioni. Nulla contro l’uomo, ma credo fosse lampante che dovesse dare le dimissioni e alla fine tutto il mondo del calcio l’ha costretto a questo passo.




Da chi si potrebbe partire per riaprire un nuovo ciclo?Viviamo in un Paese i cui interessi devono essere sovrani. Anche gli investitori stranieri dovrebbero adeguarsi al sistema italiano. Bisognerebbe essere più sensibili agli interessi della Nazionale, altrimenti basta prendere tecnici federali che sono selezionatori ma non allenavano, non serve il Mourinho o l’Ancelotti di turno. Sarà importante trovare un compromesso tra le necessità della Nazionale e quelle dei club, fallimenti di questo tipo sono comunque opportunità importanti per ricominciare da zero.




Sulla Lazio:In campionato il derby porta poche soddisfazioni, evidentemente la Roma ha trovato la soluzione per affrontare gli avversari, anche se ci può essere anche una componente casuale. Sicuramente Di Francesco ha trovato le giuste contromisure per bloccare gli incursori della Lazio, ma i biancazzurri non hanno comunque fatto una partita all’altezza delle precedenti.




Come vedi il gruppo di testa in campionato?Un altro problema del calcio italiano è il fatto che ci sono cinque/sei squadre capaci di fare venti punti più dell’anno scorso. Vuol dire che quelle dietro sono sempre più scarse e partite competitive o formative ce ne sono sempre di meno. Si rischia di trasformare alcune partite in allenamenti: nella zona nobile della classifica la Juve sta faticando, quando va via della gente come Evra e come Bonucci si perdono anche punti di riferimento nello spogliatoio, ritrovare certi equilibri non è immediato. Mi sembra che la cessione di Bonucci non sia convenuta né al giocatore, né alla Juventus. Sicuramente i bianconeri hanno maggiore concorrenza, in testa il campionato è molto più interessante.




In Europa quali squadre italiane potranno arrivare in fondo?Una volta la Coppa UEFA era la più difficile, ora il livello dell’Europa League è stato abbassato dall’allargamento della Champions, soprattutto nella sua prima fase. Per arrivare in fondo bisognerà valutare il livello degli avversari nei prossimi turni, ritengo comunque che la Lazio possa giocarsela con tutti. Il Napoli è un esempio di quanto l’Europa sia indecifrabile, da tre anni si dice che giochi il miglior calcio in Italia, ma in campo continentale ha delle difficoltà.”






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