Giampiero Galeazzi è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli.




Cosa ti è piaciuto maggiormente della Lazio di inizio stagione?Della Lazio mi è piaciuta la capacità di saper reagire nei momenti più difficili, le assenze hanno messo a dura prova Inzaghi ma la squadra ha saputo crescere esponenzialmente, partita dopo partita. Sono molto curioso di vedere Nani, in particolare, che ora sempre pronto per essere titolare, e ovviamente anche il ritorno di Felipe Anderson sarà molto importante.




Che tipo di portiere è Thomas Strakosha?E’ un istintivo che ha messo il suo talento a disposizione della difesa, raccogliendo un’eredità pesante come quella di Federico Marchetti. Ricordo la personalità che ha avuto nell’entrare in campo all’esordio contro il Milan l’anno scorso: è un ragazzo che inizialmente è stato valutato con un po’ di superficialità dell’ambiente, Strakosha sarà uno dei punti di forza della Lazio, uno degli elementi più solidi.




Su Immobile:Devo dire che all’inizio non mi convinceva, ho sempre riconosciuto le sue doti di attaccante generoso ma a mio avviso partiva troppo da lontano in campo, svariava troppo per le varie zone del campo rischiando di strafare. E’ stato bravo Simone Inzaghi a correggere il suo modo di giocare e a gestire il suo talento, adesso abbiamo uno dei giocatori più forti del campionato perché ha capito che doveva correggere il suo stile di gioco.




Lucas Leiva ha avuto un grande impatto sul campionato italiano:Aspetto di vederlo ancora per avere le idee più chiare su di lui, a centrocampo è molto importante ma credo che alla Lazio manchi in questo momento un difensore. E’ stato bravo Inzaghi ad adattare i giocatori per fronteggiare l’emergenza.

E’ Inzaghi il fuoriclasse di questa Lazio?E’ senza dubbio lui, l’ho seguito ad Auronzo sin dall’anno scorso e ho visto un tecnico di grande sensibilità, col culto del lavoro e che è arrivato quasi per caso ma si è calato subito in questa realtà, ribaltando le convinzioni di un ambiente che ormai aspettava Bielsa.




Chi ti ricorda Luis Alberto?E’ un calciatore di una personalità incredibile, sa esprimersi in ogni parte del campo, da regista, da esterno, da attaccante… Con quel calcio di punizione mi ha sbalordito, è andato lì a tirare con enorme carisma, ha fatto due passi e ha tirato d’istinto all’incrocio, quando lo schema prevedeva il suo cross. Grandi giocate palla la piede, probabilmente l’anno scorso non è riuscito ad esprimersi per motivi di auto-limitazione. Ora si è sbloccato e si sta guadagnando la ribalta nazionale.




In Serie A il Napoli sembra una macchina da guerra: può aver annullato il gap con la Juventus?Il campionato a livello di valori non è brillantissimo, in questo momento sta soffrendo anche la Nazionale che rischia addirittura di non andare al Mondiale. Ci sono diverse squadre in crescita, anche le milanesi, ma al momento non mi sembra che ci siano realtà di spicco internazionale.






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