Andrea Bonatti, tecnico della Lazio Primavera, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“Abbiamo ripreso gli allenamenti con entusiasmo anche se il gruppo è nuovo e deve capire nozioni riguardo la mia filosofia di lavoro ed i criteri di gioco. L’entusiasmo è il presupposto migliore per dar vita ad una stagione che sarà nuovamente densa di impegni prestigiosi. La parte finale dello scorso anno non mi è piaciuta e me la sono portata dietro per un po’ di tempo. Ora questa esperienza fa parte del mio bagaglio personale, bisogna pensare solo al futuro.

Non ho smaltito l’eliminazione dalle Final Eight. Ho sempre bisogno di stimoli e ciò che è accaduto nell’ultima gara, rappresenta lo stimolo. Non ci passo sopra. Al rientro, sono entrato nello spogliatoio raccontando di una squadra che ha fatto tanti sacrifici e che ha pagato la leggerezza di un singolo che ha vanificato tutti gli sforzi dell’intera squadra. Per i ragazzi questo dev’essere un elemento di crescita: l’atteggiamento dei singoli può condizionare la resa del gruppo. Quando si parla della squadra s’intenda che all’interno di essa dev’esser valorizzato ogni singolo, ma ciascuno deve sapere è determinante, nel bene e nel male.

Il responsabile sono sempre io di questa squadra. Davanti ad un errore è molto più facile farmi un’autoanalisi piuttosto che scaricare la colpa su altre persone. Quando un calciatore sbaglia, il primo ad aver commesso l’errore sono proprio io. Riparto con la consapevolezza che sono qui perché ho la fiducia della Società. Io, d’altro canto, ripongo fiducia nella Società. Siamo ancora in testa nel ranking Primavera grazie ai numeri registrati nella passata stagione. Abbiamo voglia di confrontarci con la nuova formula del campionato, di misurarci con compagini che hanno lavorato bene a livello di Settore Giovanile. Dobbiamo portare avanti degli inserimenti, ma il dialogo con la Società è fitto e quest’ultima porterà degli innesti che potranno rappresentare ottimi prodotti per il Club stesso.

Tutti quelli che fanno parte dell’organico hanno la mia totale fiducia tecnica. Le scelte sono sempre condivise e non vado mai oltre le mie competenze. Portanova in un dialogo con la Società ha manifestato la sua volontà di provare nuove esperienze. La Società mi ha informato di ciò ed io ho dato il mio consenso. Chi partirà sarà sostituito, o da una risorsa esterna o da una esterna. Se il singolo non s’inserisce completamente in un gruppo di lavoro, è meglio privarsene, anche se si tratta d’un talento, poiché non predisposto al sacrificio per il bene comune.

Il compito della Primavera è quello di valorizzare un prodotto interno ed io ed i miei colleghi sappiamo che dobbiamo ricominciare da zero. Ho rivisto in questi primi allenamenti giocatori che sono restati e che avevano già lavorato con noi nella passata stagione, mi danno ottime garanzie. Non mi aspettavo si potesse riattivare una memoria dei concetti di gioco simile a distanza di tanto tempo. È normale che i nuovi arrivati abbiano dei problemi e delle difficoltà iniziali, ma accetto con piacere il fatto d’osservare la crescita di questi ragazzi. Ho già scelto il capitano della mia squadra: sarà Miceli, incarna i valori che credo siano necessari per ricoprire questo ruolo.

Avevo la necessità di usufruire di una risorsa che mi desse una mano nel lavoro sporco. Oltre all’analisi degli avversari, mi serviva personale pronto a garantirmi sedute mattutine. Per questa annata mi avvarrò di un collaboratore che lavora con me da un paio d’anni e sono sicuro che sarà una risorsa per tutto il gruppo. Il bottino di reti siglato da Rossi? Si è scoperto un attaccante dalla grande vena realizzativa. Ci sono ragazzi cresciuti lo scorso anno come ad esempio Al-Hassan, e ci sono altri calciatori che a causa di infortuni non hanno dimostrato il loro talento come ad esempio Sarac. Vedremo come svilupperanno le nostre trame di gioco offensive e quali saranno le caratteristiche dei singoli da sviluppare. Non serve un bomber da 20 gol, serve una capacità di segnare da parte della squadra.

Adamonis è un portiere giovane, ma che è molto maturo nella gestione della gara sotto il punto di vista emotivo. È arrivato per lui il momento di essere protagonista tra i grandi. La piazza di Salerno è molto esigente, ma la Società ha considerato ogni evenienza: è la soluzione migliore per accrescere il valore del ragazzo.

Lo Scudetto Primavera non è stato vinto dalla squadra più forte. La Roma ha approcciato con leggerezza alla finale ed i nerazzurri sono riusciti ad avere la meglio. Ogni calciatore è diverso l’uno dall’altro: per la crescita di Bezziccheri credo sarà molto importante l’esperienza a Reggio Calabria. Ha grandi doti d’adattamento. Ogni azione che metto in atto tiene conto della crescita della Lazio: tenere i migliori vorrebbe dire precludere la possibilità di crescere a tanti altri ragazzi. Troverò delle soluzioni che sopperiranno alle assenze rispetto allo scorso anno.

I numeri per me rappresentano punti di riferimento. La riforma è stata appena completata e si affronteranno le migliori sedici squadre Primavera d’Italia, sono le compagini più avanti nel ranking. Noi abbiamo ragazzi del 1999 e del 2000, annate che non hanno conseguito grandi traguardi nell’Under 17. Se mi basassi su questo, ci sarebbe da preoccuparsi. Passando di anno in anno, però, queste qualità non sono state ancora espresse e sono sicuro che ci toglieremo ancora nuove soddisfazioni: anche lo scorso anno siamo partiti con lo stesso scetticismo, ma siamo riusciti a vincere il girone battendo tanti record. Vogliamo tornare a stupire, facendo sicuramente meglio rispetto alla passata stagione”.

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.