(fonte: Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento)

L’enigmatico Giacomo Bigiarelli era l’ultimo dei nove Fondatori della Lazio che mancava all’appello. Dopo anni di complesse ricerche e migliaia di documenti esaminati, alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo e siamo in grado di raccontare un bel pezzo di storia della sua vita.




Nel 2013 rivelammo che Giacomo, al contrario di quanto fino ad allora ritenuto, non era morto prima del fratello Luigi, ma nel 1909 si era imbarcato da Genova sulla nave Prinzess Irene, per giungere negli Stati Uniti alla vigilia di Natale. Ad Ellis Island risultava erroneamente censito come “Gracomo Bigraielli” e, dietro nostra richiesta, è stato registrato il nome corretto.
La sua destinazione finale era Chicago, probabilmente per incontrare tale Erwin Feldes, che aveva conosciuto qualche mese prima. Quest’ultimo, infatti, nell’aprile 1909 si era recato in Italia con la moglie (Helen Lester Jordan), per fare formazione vocale, nella speranza di cantare all’opera. La coppia era poi rientrata negli Stati Uniti con la nave Konig Albert, giunta a New York, da Genova, il 13 ottobre 1909.




Erwin aveva una sorella, Stella (nata il 5 dicembre 1876), con la quale Giacomo aveva intrapreso una relazione sentimentale. Non abbiamo la certezza che i due si fossero sposati, mentre sappiamo che dalla loro unione nacque un figlio, Stanley Armond, il 3 novembre 1910.
Giacomo si era quindi stabilito a casa Feldes, ma il rapporto con il suocero John Feldes non era evidentemente dei migliori. Si, perché alcuni documenti testimoniano che, qualche settimana prima della nascita di Stanley, nell’ottobre del 1910, il padre di Stella aveva fatto sequestrare i beni personali di Bigiarelli, che immediatamente aveva intentato una causa per recuperarli. I beni dettagliati nel documento del tribunale consistevano in una serie di valigie e bauli contenenti indumenti, oggetti vari, monete straniere e documenti, una scatola con un cappello al suo interno, quattro bastoni da passeggio, una scatola di legno contenente libri, una bicicletta, una caffettiera di rame, due cucchiaini d’argento e due tazze di rame. Il tutto per un valore complessivo stimato di 600 dollari.




Evidentemente la frattura con la famiglia di Stella era divenuta insanabile, poiché Giacomo, nonostante fosse da poco nato suo figlio, nel censimento del 1911 risultava residente a Toronto, in Canada, registrato con il nome di Nobile Bigiarelli, come “pensionante” presso la casa di Edith Williamson, all’indirizzo 99 Gloucester Street. In base alle informazioni contenute nella sua scheda, non svolgeva alcuna attività lavorativa, si era dichiarato single e di religione cattolica.
Ma la sua permanenza a Toronto non era durata a lungo, in quanto nel gennaio 1912 Giacomo si era nuovamente trasferito, questa volta a Montreal e aveva preso il nome di Jacques De Cupis. In Quebec aveva fondato una società commerciale assieme ad altri quattro soci.
Un giornale di Montreal del 1913 (Le Devoir) riporta la notizia della fondazione di un “nouveau Club Italien” al quale partecipa “il conte” Giacomo Bigiarelli.
Una circostanza particolare merita di essere evidenziata: nel corso della sua permanenza a Montreal, Giacomo – anzi Jacques – aveva abitato sempre nelle immediate vicinanza di Rue Sainte Catherine, ovvero nella via che portava lo stesso nome di quella in cui aveva vissuto con il fratello Luigi a Bruxelles.
Chiariamo subito il collegamento tra Giacomo Bigiarelli e Jacques De Cupis, per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, premettendo che De Cupis era il cognome del cognato Italo, marito della sorella Pia.
Un documento di frontiera dimostra che Giacomo, nell’aprile 1918, si trovava al confine Canadese in procinto di entrare negli Stati Uniti a St. Albans (in Vermont), erroneamente identificato con il nome Bigearellide Capis. Sembrerebbe che l’ingresso negli USA gli fosse stato negato e che lui avesse intenzione di ricorrere contro tale decisione. In ogni caso, il dato fondamentale è che aveva aggiunto De Cupis al proprio nome e cognome.




Fatto sta che nel successivo mese di maggio, abbiamo ritrovato Giacomo che tornava da un viaggio in Europa, sulla nave Cassandra, salpata da Glasgow il 7 maggio 1918 e approdata a Montreal il 10 maggio 1918. Anche questa volta pronto a ripassare il confine tra Canada e Stati Uniti e sempre con il nome Giacomo Bigiarelli De Cupis (erroneamente trascritto De Cupio dagli agenti di frontiera).
Non conosciamo ancora i reali motivi del suo viaggio in Europa, ma una particolare circostanza potrebbe far azzardare un’ipotesi: Ralph Feldes (un altro fratello di Stella) era uno dei sopravvissuti del transatlantico Tuscania, affondato dagli U-Boat tedeschi il 5 febbraio 1918 (nel corso della prima guerra mondiale), mentre trasportava un grande contingente di soldati americani sulla rotta Glasgow-New York.
Ciò potrebbe spiegare il viaggio di Giacomo e il suo imbarco in Scozia sulla via del ritorno in America, ma non vi sono prove documentali in tal senso e non sappiamo quali fossero, nel 1918, i rapporti tra Giacomo e la famiglia di Stella.
La cosa strana – seppure in perfetta linea con il personaggio – è che, alla frontiera americana, Giacomo aveva rilasciato una serie di informazioni in relazione alle quali non è stato trovato alcun riscontro. Infatti, nel verbale redatto il 24 maggio 1918 al confine di Saint Albans, aveva segnalato New York come sua destinazione finale e precisamente la filiale del Banco di Napoli (effettivamente attiva da circa un decennio): abbiamo consultato gli archivi del Banco di Napoli senza scorgere traccia del Bigiarelli.
Inoltre, il suo anno di nascita era indicato “circa 1879” (mentre lui era del 1877) e il suo ultimo domicilio quello di Roma, Via della Pace n. 2, presso la “sorella signora Bellotti”. Giulia Bellotti era in realtà la donna che il padre di Giacomo, Mariano, aveva sposato dopo la morte della prima moglie, Rosa Manni. Le altre annotazioni riportavano il periodo passato a Chicago dal 1909 al 1911 e la presenza di una cicatrice sulla sua guancia.
Tuttavia, in un altro documento di frontiera del maggio 1918, il nostro declinava le proprie generalità come Giacomo Bigiarelli De Cupis, dichiarando di risiedere a Montreal, al n. 473 di Union Avenue: indirizzo che corrispondeva perfettamente alla reale residenza di Jacques De Cupis fino al 1919.




Nel censimento USA del 1920 Stella e Stanley Bigiarelli, con i genitori di lei, risultavano trasferiti nello stato del Mississippi, a Biloxi City nella contea di Harrison. Nella circostanza Stella si era dichiarata vedova.
Da un articolo del giornale Biloxi Daily Herald datato 3 marzo 1921 risulta che Stanley suonava l’arpa.
Nell’elenco dei residenti di Biloxi del 1922, Stella veniva indicata come Estella Bigiarelli, vedova di Jacques. E questo è un altro elemento che prova il cambio di nome (francesizzato da Giacomo a Jacques) e che Stella ne fosse al corrente..
Nel 1926 Stella era tornata a vivere a Chicago (il padre John Feldes era ivi deceduto l’anno precedente) e il giovane Stanley Bigiarelli frequentava la Hyde Park High School.
Nel censimento del 1940, Stella e Stanley risiedevano sempre in Illinois, ma il loro cognome risultava essere “Bigearelle”. Stanley aveva dichiarato di essere figlio di un cittadino belga e di lavorare in ferrovia, mentre Stella aveva confermato ancora una volta di essere vedova.
Poco dopo il 1940, madre e figlio avevano cambiato nuovamente il loro cognome, assumendo definitivamente quello dei Feldes.
Le successive ricerche hanno portato ad appurare che Stella era deceduta il 3 aprile 1954 e Stanley il 27 febbraio 1957 a seguito di un tragico incidente automobilistico.
Dal suo certificato di morte abbiamo ricavato diverse notizie: che era morto nell’ospedale Northwest di Chicago, per una frattura della base cranica, riportata a seguito di un incidente stradale con un’altra vettura, il giorno precedente (26 febbraio 1957) alle 5:25 del mattino; che risiedeva da 12 anni a Chicago, in North Mulligan Avenue n. 4500; che era ingegnere;
Sul Chicago Daily Tribune del 28 febbraio 1957, abbiamo trovato la descrizione della dinamica dell’incidente: l’automobile di Stanley Feldes, in Laramie Avenue all’incrocio con Irving Park Road, era entrata in collisione con quella di James Swendon, che era passato con il semaforo rosso e a velocità elevata. Stanley era stato catapultato sul marciapiede fuori dall’auto e non aveva la cintura di sicurezza.
Stanley aveva lasciato la vedova Alice E. Feldes (nata il 25 settembre 1910 e morta il 27 dicembre 2005), che nella dichiarazione di eredità del maggio 1957 aveva riferito di essere l’unica erede di Stanley, non avendo egli lasciato figli e/o genitori; che Stanley si era sposato solo una volta; di non conoscere il nome del padre di Stanley che, per quanto a sua conoscenza, si era sposato solo una volta; che la madre di Stanley si chiamava Stella, era morta prima di lui, non aveva avuto altri figli e si era sposta una sola volta.
Stanley riposa nel cimitero St. Joseph di River Grove, in Illinois, accanto alla moglie Alice, ivi sepolta il 29 dicembre 2005.




Tornando a Giacomo, mentre tutte le notizie raccolte negli U.S.A. portavano a ritenere che fosse morto tra il 1918 ed il 1920, quelle provenienti dal Canada facevano invece ritenere che fosse ancora in vita parecchi anni dopo. Infatti, oltre ad un documento (trovato nel 2015) che confermava che nel marzo 1943 era vivo e vegeto, abbiamo altresì accertato che Jacques De Cupis era stato residente a Montreal fino al 1963.
Le successive e decisive ricerche hanno portato al rinvenimento di un articolo della Gazette de Montreal del 19 febbraio 1962 nel quale vi era l’annuncio della morte di Jacques De Cupis in data 12 febbraio e che il suo corpo era stato sepolto presso il cimitero di Notre Dame des Neiges di Montreal. Contattato il cimitero, abbiamo appurato che la tomba era situata nella Sezione V, lotto 00710 e abbiamo ottenuto immagini e filmati della stessa.
Abbiamo infine acquisito il certificato di morte, dal quale emerge ogni oltre dubbio che Jacques De Cupis era Giacomo Bigiarelli, in quanto nel documento è riportato che era figlio di Mariano “De Cupis” e Rosa Manni (avendo evidentemente, per coerenza, comunicato nei suoi trascorsi canadesi, che quello fosse il cognome paterno).




Giacomo Bigiarelli, anzi Jacques De Cupis morì a Montreal il 12 febbraio 1962, a quasi 85 anni.
L’ultimo dei Fondatori, forse il più complesso, certamente il più misterioso, può ritenersi finalmente rientrato nell’alveo della meravigliosa storia della Società Sportiva Lazio.
Ancora grazie ad Angelo Franzè per la preziosa collaborazione.



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