Per anni è stato il guru del settore giovanile biancoceleste. Volfango Patarca, sempre attento alle vicende dei giovani talenti italiani, è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air” per parlare della cessione in prestito di Danilo Cataldi e di Lazio in generale.




Su Cataldi: “C’è qualcosa che non quadra in questa vicenda. Mi sembra un paradosso che sia andato via in una Lazio con così poche alternative. Cataldi è un pilastro della Nazionale Under 21 ed è già stato chiamato in Nazionale maggiore da Ventura. Non capisco neanche il motivo per cui Inzaghi, che stimo tantissimo, non l’abbia valorizzato al meglio. Personalmente avrei tentato di coinvolgerlo maggiormente. Se ha avuto la necessità di andare via probabilmente non si sentiva importante“.




Sul cambiamento di tendenza rispetto al far giocare i giovani italiani: “Sono molto contento di questo aspetto, ma dovrebbe essere la normalità. L’Italia è sempre stata una fucina di talenti e trovo assurdo che finora si sia voluto dare spazio ad alcuni stranieri improponibili per il calcio italiano“.

Su Lazio-Atalanta di domenica prossima: “Lazio e Atalanta sono le due vere sorprese del campionato e finora hanno messo in luce tanti giovani di valore. Il 3-4 dell’andata era stato premonitore. Mi aspetto una partita altrettanto spettacolare“.




Sul lavoro svolto sin qui da Inzaghi: “Conosco bene Simone e posso dire che sa di calcio come pochi. Lo ritengo bravissimo e credo che vada aiutato dalla società. Gli servono dei rinforzi, perchè finora ha compiuto un vero e proprio miracolo“.

Sui rinnovi contrattuali: “Al di là di quello che succederà con Keita, De Vrij e Biglia dico una cosa: le società ambiziose i giocatori forti se li tengono…“.




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