Il giornalista del Corriere dello Sport-Stadio, Daniele Rindone, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione Laziali on Air, per parlare dei temi più caldi del momento in casa Lazio, col calciomercato e la prossima sfida contro l’Atalanta in primo piano.




Si attendono novità per la Lazio dalle trattative di gennaio: si parla di un possibile arrivo di El Ghazi dall’Ajax…A gennaio la Lazio non ha mai abituato a colpi last minute, in dieci anni non ne ricordo uno, forse solo Floccari. Lotito è abituato a intervenire con i suoi tempi e a seguire le sue regole. L’acquisto di El Ghazi è condizionato, ce l’ha in pugno ma serve una cessione, presumibilmente quella di Keita, per chiudere la trattativa. Tare è stato chiarissimo: senza cessioni non possono esserci acquisti.




Anche la cessione di Djordjevic potrebbe sbloccare El Ghazi?Su Djordjevic si è detto di tutto, il presidente del Lione ha affermato di non essere più interessato, di sicuro El Ghazi non è sostituto del serbo, è un’ala, anzi un ex trequartista che ha traslocato sulla fascia per esigenze tattiche, ma non è di certo una prima punta di ruolo.




Sul rinnovo di contratto di Biglia:Al momento non mi sembra ci siano presupporti economici per firmare, la Lazio per Biglia ha fatto più di quanto poteva fare con l’argentino, gli è stato offerto un contratto di cinque anni per un giocatore che compirà tra poco trentun anni. E’ un contratto molto alto per questa gestione con le cifre che con i bonus arriverebbero a tre milioni netti, che il giocatore vorrebbe invece a prescindere dai bonus. Non è un giocatore che finora è stato un fenomeno di continuità, di sicuro so per certo che la Lazio sta facendo degli sforzi ma questi non stanno venendo recepiti dal giocatore.




Su Keita:Sarà più facile capire la situazione dell’attaccante negli ultimi giorni di mercato, quando i giochi si faranno più accesi. Sicuramente la Lazio sui rinnovi di contratto è sempre in ritardo, ma anche Keita ha avuto reazioni caratteriali esagerate, non presentandosi in ritiro e saltando la prima partita di campionato è passato dalla parte del torto. Bisognerà vedere quali offerte arriveranno, il Milan al momento non ha possibilità economiche per chiudere l’acquisto, terrei in considerazione la pista Mendes, come regia c’è il suo operato dietro molte operazioni e potrebbe, attraverso i suoi canali, trovare una sistemazione a Keita. C’è ancora un po’ di tempo per valutare la situazione, a giugno Keita potrebbe avvalersi dell’art. 17 ma c’è un tacito accordo per il quale nessuno ne usufruisce per tutelare le società.




Domenica Lazio-Atalanta sarà un vero scontro per l’Europa. Che partita ci si può aspettare?Sarà una partita molto pericolosa, la Lazio contro il Crotone non mi è piaciuta, di certo la sfida contro gli orobici andrà interpretata diversamente. Mi aspetto di vedere in campo Felipe Anderson e Lulic, ma l’Atalanta nelle ripartenze è midiciale e potremmo assistere a una partita con molti gol.




Alla Lazio non mancano i giovani di talento, ma non sembra esserci spazio per tutti: ci potranno essere movimenti di mercato che li riguardino?Non credo a gennaio, anche se il mercato abitua alle sorprese. Non credo partirà nessuno, compreso Cataldi. A Roma Est mi sembrava in imbarazzo, voleva dire e non dire ma in cuor suo vuole restare, anche se un ragazzo della sua età vuole giocare da titolare, senza dubbio. Ha delle richieste ma sono convinto che la Lazio non lo lascerà partire.




 
Alla luce di tutto questo, la Lazio potrebbe vivere in estate una nuova rivoluzione, oppure l’ossatura della squadra a grandi linee sarà mantenuta intatta? I giocatori importanti alla fine hanno sempre chiesto di partire, perché le condizioni economiche si sono sempre fermate a un certo livello, fermo restando che i sacrifici da Lotito sono stati fatti, partendo da un tetto massimo d’ingaggio di 500.000 euro fino all’offerta da 3 milioni fatta a Biglia. Non credo però, arrivati a un anno e mezzo dalla scadenza, che Keita, De Vrij e Biglia resteranno e quindi mi aspetto una rivoluzione molto profonda: d’altronde la Lazio quando ha dovuto ricostruire la squadra difficilmente ha fallito, lo ha fatto invece quando ha dovuto confermarsi.




Da qui al termine della stagione quale può essere la griglia di classifica alle spalle della Juventus?Il cuore spera che la Lazio possa piazzarsi tra le prime tre, temo un po’ l’Inter di Pioli che ha ritrovato equilibrio e a Milano sta trovando quel pizzico di fortuna che a volte gli è mancato a Roma. Il mercato potrà fare la differenza, Napoli e Inter sono temibili, la Roma ha dimostrato di essere solida ma spero che la Lazio di Inzaghi possa confermarsi ad alti livelli anche nel girone di ritorno.




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