Moreno Torricelli, ex terzino di Juventus e Fiorentina, è intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica “Laziali On Air“, in onda sugli 88.100 FM di Elleradio, per parlare della partita di domenica sera che contrapporrà la Lazio alla sua ex squadra.
Sulla Lazio: “Non me l’aspettavo a questi livelli. Veniva da una stagione deludente ed era partita con alcune difficoltà, come ad esempio la storia legata a Bielsa, ma sta lavorando bene e il percorso fatto sinora è assolutamente di livello“.
Sul Mister biancoceleste: “Quel che sta facendo non mi stupisce. Conosco meglio suo fratello Filippo, ma Simone ha la sua stessa attitudine circa il modo di vedere il calcio. E’ preparato, meticoloso e si informa su tutto. Non era facile farsi trovare pronto dopo essere rimasto in stand-by quest’estate. Credo che la sua caratteristica migliore sia quella di puntare sul dialogo, cosa che ha aiutato il gruppo a remare nella stessa direzione. Ha gestito al meglio la situazione legata Keita, che ora è rientrato in gruppo e sta facendo benissimo. Mi piace molto la sua filosofia del “gioca chi si allena meglio“.
Sulla Fiorentina: “La squadra di Paulo Sousa è più o meno sullo stesso livello dei biancocelesti. Ha avuto un avvio complicato e inaspettato per l’ambiente. Ci si aspettava un inizio sulla scia di quanto visto la passata stagione e invece così non è stato. Probabilmente ha inciso il fatto di dover giocare in Europa con una rosa che poteva essere migliore, soprattutto nei ricambi. Negli 11 titolari la Fiorentina è una buonissima squadra“.
Su Kalinic e Bernardeschi: “La Fiorentina quest’anno segna tanto in trasferta, mentre in casa fa più fatica. Forse perché lontano dal Franchi beneficia dei maggiori spazi lasciati dagli avversari. In questo senso domenica possono essere micidiali Kalinic e Bernardeschi“.
Sui giocatori biancoclesti più forti che ha affrontato in carriera: “La Lazio di Cragnotti era uno squadrone. Faccio qualche nome? Salas, Signori, Veron, Mihajlovic, Nedved, Vieri… Credo che possa bastare per far capire di che realtà si trattasse“.
Sulle possibilità della Juventus in Champions: “Bisogna crederci. Probabilmente Barca, Real Madrid e Bayern Monaco hanno qualcosa in più, ma magari, con un acquisto mirato a centrocampo nel mercato di gennaio, si potrebbe colmare questo gap“.