di Fabio BELLI

LAZIO

Strakosha 7: Il giovane albanese convince sempre di più tra i pali, con due strepitosi interventi su colpo di testa di Perica in entrambe le occasioni. Deve migliorare nei piazzamenti, ma merita incoraggiamento.

Patric 6.5: E’ molto migliorato tatticamente, gioca una partita diligenti senza sganciarsi mai eccessivamente.

de Vrij 8: Voto alla partita ma anche al suo ritorno dopo l’inferno dell’anno scorso. Con lui in campo la difesa cambia dal giorno alla notte: nell’era Lotito il 13 di Nesta spesso è finito in mani indegne, ma nell’era Cragnotti non c’è mai stato un 3 come lui.

Hoedt 7: Anche lui appare in crescita, soprattutto dal punto di vista della concentrazione, implacabile in tutti gli interventi.

Lukaku 6: Molti errori di misura nei passaggi e nelle chiusure aeree si fa beffare da Perica due volte, in fase propositiva però, si sa, riesce a dare filo da torcere agli avversari.

Parolo 6.5: Lavoro tattico molto prezioso il suo, ma non è nacora al 100%.

Lulic 7.5: In grande crescita, compie a centrocampo un lavoro di taglia e cuci fondamentale. Una risorsa sempre importantissima, le sue giocate nell’occasione del terzo gol sono deliziose. (85′ Leitner sv: esordio in Serie A per lui.)

Felipe Anderson 7: Il solito Felipe, si accende e si spegne ad intermittenza ma le sue giocate quest’anno sono più concrete. L’assist per Keita sul gol vale il prezzo del biglietto.

Milinkovic-Savic 7.5: Le Milinkovic-Savic airlines sono il terrore dei cieli di tutta la Serie A. Nei contrasti aerei è un pivot irriducibile, spacca in due la partita con la sua bravura nel giocare tra le linee sfruttando un fisico fuori dal comune.

Keita 7.5: E’ l’elemento dirompente che può cambiare la stagione della Lazio: finalmente concreto sotto porta, con le sue accelerazioni fa ammattire gli avversari (70’Djordjevic 6: Qualche sportellata e niente più).

Immobile 8: Ciruzzo è implacabile, quattro gol in sette partite ma soprattutto un lavoro da punta vera che alla Lazio era mancato terribilmente l’anno scorso, con Klose sul viale del tramonto e Djordjevic e Matri mai all’altezza. Al di là della doppietta, prestazione da applausi, inoltre dialoga con Keita alla perfezione come non era avvenuto contro l’Empoli. (77′ Lombardi 6.5; Un palo e tanta voglia, il ragazzo crede più che mai di poter essere protagonista in questa Lazio).

All. Simone Inzaghi 8: Il suo ondeggiare tra il 4-3-3 e il 3-5-2 è stato molto criticato, anche con la solita punta di acidità tutta romana. Cambiare modulo può essere una risorsa se si hanno le risorse per interpretare gli schieramenti: la Lazio forse ha dei limiti e soffre le partite ravvicinati, ma una prestazione del genere su un campo come quello di Udine, con cinque titolari fuori, è un qualcosa con cui anche i più accaniti detrattori di questo giovane tecnico dovranno fare i conti.

 

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