Pubblicato su “Il Nuovo Corriere Laziale” dell’11 aprile 2016

di Gian Luca Mignogna

La petizione online “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!” è oramai giunta al suo nono mese di vita, ma tutto il tempo fin qui trascorso la fa sentire sempre più forte, autorevole e rinvigorita. Le 32.000 sottoscrizioni sinora conquistate ne hanno aumentato ancor di più la determinazione, l’interessamento costante e trasversale dei media l’ha resa sempre più consapevole e condivisa e la sua ascesa nelle stanze dei bottoni della Figc l’ha legittimata sempre più quale autorevole giustiziera di una storia centenaria mistificata, vilipesa ed occultata. Allorquando all’alba del 30.06.2015 tale rivendicazione salpò dalla piattaforma online di Change.org, tuttavia, la stessa lo fece sulla base delle conoscenze storiografiche sino a quel momento conosciute, pubblicate e ritenute valide, che comunque già di per sé giustificavano inconfutabilmente la richiesta di riassegnazione ex aequo dello Scudetto 1914/15 a Lazio e Genoa. Gli studi storico/giuridici e gli approfondimenti emerotecari condotti in questo lasso di tempo, tuttavia, hanno consentito di poter acclarare con certezza assoluta che: 1) come da rinvenuto comunicato ufficiale il Lucca ebbe a ritirarsi dal Girone Finale dell’Italia Centrale per problematiche finanziarie, con la conseguenza che sia la Lazio che il Roman vinsero a tavolino i rispettivi incontri con tale  club toscano; 2) come chiaramente riportato dai giornali dell’epoca la Lazio fu inconfutabilmente la squadra Campione dell’Italia Centrale, il cui Girone Finale risultò del tutto definito per effetto dei risultati conseguiti sul campo e/o a tavolino; 3) in forza del comprovato annullamento della prefinale tra Internazionale di Napoli e Naples, disposto dalla Figc per acclarate irregolarità di tesseramento, la Lazio si aggiudicò puranche il titolo di squadra Campione del’Italia Centro-Meridionale; 4) ciò comportò che la squadra biancazzurra fu l’unica ad essersi effettivamente qualificata per la finalissima nazionale valida per l’assegnazione del titolo tricolore 1914/15, prevista contro la vincente del Girone Finale dell’Italia Settentrionale, poiché tale girone fu interrotto ad una giornata dal termine per l’improvvisa insorgenza bellica senza determinare un’effettiva vincitrice; 5) il Girone Finale dell’Alta Italia rimase definitivamente incompiuto a causa del rifiuto del Genoa di ottemperare alla direttiva della Figc finalizzata ad anticipare l’ultimo turno al 16.05.1915, così da prevenire lo scoppio del primo conflitto bellico mondiale, nonché per effetto della successiva sospensione agonistica decretata dalla Federazione il 23.05.1915 che di fatto consacrò la seguente classifica provvisoria: Genoa pt. 7, Internazionale pt. 5, Torino pt. 5 e Milan pt. 3; 6) come è noto con successiva delibera post bellica la Federcalcio dell’epoca assegnò d’ufficio al Genoa il titolo di Campione d’Italia rimasto inattribuito, senza tenere in nessuna considerazione il primato sportivo indiscutibilmente conseguito dalla Lazio nella stagione calcistica 1914/15; 7) in base a quanto documentato per tabulas, altresì, mentre la stampa sportiva settentrionale si batté per l’assegnazione d’ufficio al Genoa del titolo de quo, nessun giornale sportivo romano e/o laziale poté fare altrettanto per la Lazio poiché “L’Italia Sportiva”, unico all’epoca pubblicato, cessò le proprie cronache proprio per lo scoppio della grande guerra.

Alla luce delle scoperte, delle rettifiche e delle integrazioni storiografiche sopra descritte e delle conseguenti deduzioni giuridico/sportive, pertanto, a far data dall’11.04.2016 l’originario testo dell’anzidetta petizione tricolore sarà adeguatamente integrato, variato ed aggiornato e risulterà contestualmente trasmesso a mezzo pec agli atti della Federazione Italiana Giuoco Calcio:

Nella granitica convinzione che le ulteriori considerazioni quivi richiamate possano rivelarsi assolutamente trancianti sotto il profilo revisionistico, probatorio e giuridico/sportivo, pertanto, potendosi ritenere sostanzialmente conclusa la fase istruttoria del procedimento di riesame attualmente in essere presso la Figc, con l’occasione sarà puranche reiterata la richiesta di nomina di una Commissione Straordinaria ad hoc, che, unica, potrà realmente far luce sui fatti in questione, render finalmente giustizia ad una doglianza centenaria e sancire perlomeno l’assegnazione ex aequo del titolo di Campione d’Italia 1914/15 a Lazio e Genoa.

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